Dal Murmasky alle pellicce di cane: la petizione per fermare gli orrori

Foto dell'autore

By lotta75

News

mumrasky

Lo scorso anno l’organizzazione animalistaย Animal Equalityย aveva promosso un’indagine sul settore degli allevamenti di animali da pelliccia, tra i quali quelli del Murmasky, una sorta di cane-procione, la cui vendita รจ legale. Animal Equality denunciรฒย che questo tipo diย pelli vengono usate anche nei capi di abbigliamento venduti in Italia.

Il tema รจ ancora attuale e su Change.org esiste una petizione per il “Divietoย vendita in Italia di inserti pelliccia Murmasky” (clicca qui per firmare la petizione).

Nel Belpaese รจ illegale la pellicciaย di cane e gattoย ma molto spesso รจ ย difficile distinguere il tipo diย pelliccia cosรฌ come quella del Murmasky che nel 90% dei casi arriva dalla Cina dove vengono usatiย anche cani e gatti.

Il Murmaskyย o raccoon dog (cane procione), รจ unย canide di origine orientale che vieneย allevato e massacrato per creareย inserti di pellicce destinata adย ornare giacche, cappotti, borsette ecc.

Le associazioni animaliste da anni ormai hanno denunciato le condizioni orribili degli allevamenti e come questi animali siano barbaramente torturati in assenza di norme che tutelino il loro benessere in Cina. Secondo quanto accertato dai filmati, gli animali vengonoย  storditi sbattendoli al suolo o colpendoli sul musoย eย mentre sono ancora vivi vengono tagliate le zampe con un’accetta.Successivamente, gli esemplari sono appesi ad un gancio e la pelle viene loro strappata mentre sono ancora vivi. Scene orribili, disumane che testimoniano la crudeltร ย pura. Molti animali, dopo questo tragico trattamento vengono poi gettati nei camion, alcuni ancora vivi.

Video agghiaccianti che evitiamo di proporre, ma la cui drammatica testimonianzaย non puรฒ di certo passare inosservata.

Inoltre, spesso si spacciano pelli di pastore tedesco per Murmaskyย ed รจ molto difficile poter distinguere i due tipi di pelo e di fatto risulta impossibile effettuare dei controlli ed applicare la legge di divieto a meno di effettuare il test del DNA su ogni singolo inserto.

Animal Equality aveva ricordato che “la Cina รจ il maggior esportatore di pellicce al mondo. Il 95% della produzione va allโ€™estero, lโ€™ 80% parte da Hong Kong per essere smistata in Europa. Tra il 25% e il 30% degli animali sono catturati in natura mentre il restante proviene da allevamenti ad hoc nati per lo piรน a partire dagli anni โ€˜90. Gli animali vengono spesso uccisi nei pressi dei mercati allโ€™ingrosso, sul posto, come documentato anche le investigazioni diffuse”.

In base ai dati, circa un milione e mezzo di cani (e altrettante le volpi) vengono uccisi in Cina ogni anno per lโ€™industria della pelliccia.

Impostazioni privacy