Cuccioli di gatto torturati dai militanti dell’Isis

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By lotta75

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gatto cucciolo

Terribile testimonianza di un giornalista della Fox News, Mike Smith che si è infiltrato per quattro mesi nei campi di addestramento siriani dell’Isis.

Secondo quanto riporta nordpresse.be, il giornalista ha riservato un approfondimento sull’organizzazione terroristica, dal reclutamento ai metodi di addestramento considerati disumani. I militati dello Stato Islamico si sono distinti in questi ultimi due anni per la loro ferocia e crudeltà nei riguardi di chiunque uccidendo donne e bambini senza farsi scrupoli.

E così, Smith racconta l’orrore vissuto nell’addestramento nel quale vengono impiegati anche animali domestici per fortificare e indurire i militari.

Negli ultimi tempi, in Siria è stata denunciata la scomparsa di migliaia di gatti e grazie a Smith è stato scoperto che i gattini degli allevamenti vengono utilizzati per concludere l’addestramento dei jihadisti.

Smith racconta di aver vissuto personalmente questa crudele esperienza per cui chiunque vuole combattere tra le fila dell’Isis deve superare la prova, picchiando a morte dei cucciolo di gatto: infierendo pugni contro l’animale,fino a rompergli le ossa e nonostante i miagolii di quelle povere bestiole, i terroristi devono riuscire ad uccidere il gattino.

Lo stesso giornalista ha dovuto superare  questa prova e al suo ritorno in patria, ha confessato la sua terribile azione, sentendosi in colpa nei riguardi di quel povero micio che ha dovuto uccidere per non destare sospetti: “Non volevo destare dei sospetti e rischiare la morte rifiutandomi di farlo. Sono stato obbligato a picchiare quel piccolo micio che piangeva, cosa che lo rendeva ancor più tenero. Mi scuso nei riguardi dell’umanità, spero che mi sarà perdonato di aver sacrificato la vita di quel gatto per salvare la mia vita”.

 

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