Potenza, serial killer di animali in azione

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By Antonio Papa

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Ancora una volta giunge segnalazione sull’azione indiscriminata e folle di un presunto serial killer di animali randagi. Stavolta ad allarmare la cittadinanza è il comportamento di un maniaco riscontrato nel comune di Banzi, comune situato a circa cinquantasette km di distanza da Potenza.

La località è posta al confine tra Basilicata e Puglia ed all’interno del suo territorio sono stati osservati casi di morte di cani e gatti quasi certamente attribuili ad avvelenamento con topicidi.

L’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) ha ricevuto numerose segnalazioni dai residenti e se anche il numero di cani e gatti vagabondi eliminati non è stato specificato, si teme comunque che lo stesso possa essere molto alto.

Lorenzo Croce, presidente dell’AIDAA, afferma che il movimento animalista sta cercando di venire a capo di tutto effettuando un censimento apposito, e chiarisce che ancora non si sa se i decessi dei randagi sia da ricondurre ad un avvelenamento su larga scala appositamente indotto.

Secondo Croce si procederà nelle prossime ore ad approfondire le indagini in merito rafforzando il rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine locali. L’invito in questi casi è come sempre quello di fornire tutte le informazioni del caso per chi dovesse conoscere qualche dettaglio utile.

Diversi sono stati i casi di avvelenamento di cani e gatti in tutta Italia negli scorsi mesi, soprattutto nel periodo estivo. Da nord a sud diversi quattrozampe sono finiti nelle mire di persone malintenzionate che per diversi motivi hanno provato a ridurne il numero, riuscendoci purtroppo in numerosi casi.

I motivi sono i più disparati: si va dall’anziano signore di Roma esasperato dalla presenza di troppi gatti attorno a casa sua all’opera insensata ed ingiustificata di veri e propri serial killer di animali, che evidentemente provano piacere nell’infliggere a degli indifesi ed ignari quattrozampe sofferenze atroci, forse allo scopo di dare sfogo alla noia ed alla frustrazione che caratterizza le loro vite.

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