Soffre di una grave patologia respiratoria ma le farmacie negano le bombolette di ossigeno alla proprietaria

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By lotta75

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In questi ultimi mesi sono esplosi numerosi casi di malsanità veterinaria, tanto che per denunciare questo elemento, lo scorso 4 febbraio è stata promossa la giornata nazionale dedicata alla malsanità veterinaria alla quale presto Amoreaquattrozampe riserverà un approfondimento. Tuttavia, non può passare di certo inosservato un caso, raccontato nella cronaca locale del il tirreno, riguardo ad un cane di nome Elvis, di razza yorkshire, affetto da una patologia che gli provoca gravi crisi respiratorie.

La proprietaria di Lucca ha raccontato le sue vicissitudini nel trovare tutto il necessario per poter curare e aiutare il suo cane che soffrendo di un enfisema ha bisogno di un supporto per la respirazione senza la ricetta rossa che i medici curanti rilasciano alle persone.

Insomma, la donna, disperata ed esasperata dalla situazione si è poi rivolta al proprio medico curante che ha sua volta non ha potuto prescriverla in quanto la signora non aveva patologie con le quali potesse giustificare la prescrizione della bombola di ossigeno.

Il piccolo Elvis è un animale d’affezione, tutelato dalla legge nazionale, che in assenza della padrona la quale deve recarsi a lavoro, resta a fare compagnia alla madre della proprietaria del cane, anziana.

Un membro della famiglia a tutti gli effetti che rischia di morire a causa della burocrazia e dell’assenza di norme stabilite che regolamentano casi di questo tipo.

Un’anomalia davvero sconcertante come molte altre nel nostro sistema, per cui i nostri animali se muoiono o restano lesionati a causa di un veterinario, non hanno diritti che li tutelano e il padrone non ha modo di avere un po’ di giustizia o di ottenere un risarcimento.

E dire che nel 2016, il Regno Uniti ha consentito al commercio di speciali respiratori per cani, acquistati da diverse associazioni per le emergenze e dei quali si sono muniti anche i vigili del fuoco per i loro interventi. Come sempre, nel fanalino di coda, resta il BelPaese.

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