Gradini del treno troppo alti, un problema per persone e cani

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By Antonio Papa

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AIDAA, l’Associazione Italiana Difesa Animale ed Ambiente, ha diffuso una nota nella quale parla di un episodio avvenuto sabato scorso, vigilia di Pasqua, e che lascia alquanto esterrefatti: “E’ sabato 15 aprile vigilia di Pasqua, sono da poco passate le 17 e riceviamo una telefonata che ci lascia basiti. Alcune persone, e anche alcuni cani non possono prendere il treno in partenza dal terzo binario della stazione ferroviaria milanese di Porta Genova alle 17.42 e diretto a Mortara. La nostra sorpresa è grande in quanto non pensiamo che ancora possano esserci treni che vietano la salita ai cani, ma la sorpresa diventa indignazione quando scopriamo che in realtà non c’è alcun divieto esplicito, ma un divieto nei fatti”.

“Il treno è di quelli vecchi ed i gradini sono assolutamente inutilizzabili per le persone anziane e anche per i cani di media grossa taglia (i piccoli possono essere presi in braccio) infatti il gradino è alto oltre 50 cm rispetto al marciapiede stazione ed ovviamente non c’è personale che possa aiutare le persone che hanno difficoltà a salire, così diverse persone e tre cani tutte regolarmente munite di biglietto non possono prendere il treno e sono costrette a sostare in stazione per un’altra ora in attesa di un treno che abbia i gradini meno alti”.

Il presidente di AIDAA, Lorenzo Croce, aggiunge: “In zona stavano operando alcuni nostri attivisti che ne hanno approfittato per un sopralluogo, constatando che il gradino alto mezzo metro ed unito ad un altro che era invece di 40 cm costituiva in effetti un ostacolo decisamente impervio da sormontare. E’, lasciatemelo dire, una vergogna. Come si può consentire alle persone con animali al seguito (ma anche senza) di salire sui convogli senza alcun tipo di problema? Pensate a chi deve prendere il treno con tre cani, un disservizio del genere rischia di creare antipatiche complicazioni, Trenord dovrà tenere conto di tutto questo”. AIDAA ha anche sporto un reclamo con la motivazione che chi paga il biglietto per viaggiare non può essere sottoposto ad una situazione simile.

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