Australia, dopo 144 anni si rivede ‘il pesce senza faccia’ – VIDEO

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By Antonio Papa

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In Australia ha destato scalpore, ed ovviamente in positivo, il ritrovamento di una bizzarra e decisamente insolita specie di pesce: si tratta di un essere del tutto particolare, che si contraddistingue per delle caratteristiche fisiche praticamente uniche. Questo animale, chiamato in maniera eloquente ‘pesce senza faccia’, non si faceva vedere addirittura dal lontano 1873 e quindi il primo avvistamento da 144 anni a questa parte ha scatenato l’entusiasmo degli addetti ai lavori.

Il pesce è stato ‘riscoperto’ nelle profondità dell’oceano Pacifico e ha la bocca di dimensioni minuscole, praticamente invisibile, oltre ad essere del tutto privo di occhi: per questo è stato chiamato con tale curiosa descrizione. Sono stati degli esperti studiosi incaricati dal governo australiano a ritrovare il pesce senza faccia dopo degli appostamenti di alcune settimane, il cui scopo era quello di scovare per l’appunto delle nuove specie marine. Obiettivo centrato, a questo punto.

Tutto è avvenuto al largo di Sydney e grazie al fondamentale aiuto fornito dalle telecamere a disposizione dell’equipe di osservatori, che sono arrivate addirittura ad una profondità di 4 km sotto al livello del mare. Lì gli obiettivi hanno individuato un pesce che nuotava indisturbato prima di essere pescato e sottoposto a delle approfondite analisi.

La bocca, in base a quanto si è potuto vedere, si trova nella parte inferiore del corpo, in una posizione che la rende di individuazione alquanto complicata. Gli occhi nemmeno si sono visti, perché questo animale ne è sprovvisto: a certe profondità difatti diverse specie marine non hanno alcuna necessità di avere degli organi visivi. Per muoversi sono invece fondamentali due piccole narici poste sulla sommità della testa, è in questo modo che gli animali dell’oceano profondo si muovono e si orientano.

E sempre in Australia era avvenuta un’altra incredibile stranezza legata ancora una volta al mondo animale: una pioggia di ragni, che gli studiosi sono poi stati in grado di spiegare.

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