Rubata, la ritrovano dopo 8 anni in condizioni spaventose: muore poche dopo

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By lotta75

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Una piccola yorkshire abituata a vivere con una famiglia amorevole e circondata dall’affetto. Emmy è stata strappata dalla sua vita idilliaca nel 2009, per essere molto probabilmente destinata alla riproduzione. Era scomparsa a Cap d’Agde, vicino Béziers nel Sud della Francia e a distanza di otto anni l’hanno ritrovata a cinquecento chilometri, nei pressi di Bordeaux in condizioni spaventose.

La dolce Emmy era in condizioni pietose, irriconoscibile al punto tale che era anche difficile immaginare che potesse essere uno yorkshire. Era in un avanzato stato di denutrizione, aveva la scabbia che le aveva fatto perdere tutto il pelo e le stava divorando la pelle, con infezioni e vermi. Uno stato disumano che ha shoccato i testimoni che l’hanno ritrovata e lo stesso veterinario. A grande sorpresa, laddove non vi erano speranza per questa piccola creatura, il veterinario ha individuato il chip ed è riuscito a risalire ai proprietari.

Purtroppo, Emmy non ce l’ha fatta ed è deceduta dopo poche ore nell’ambulatorio veterinario. I proprietari non hanno fatto in tempo a rivederla ancora viva e lo strazio del destino di questa cagnolina è rimbalzato sui social francesi. L’orrore che ha passato, lo sfruttamento disumano al quale era stata condannata, con l’unico scopo di un guadagno immediato senza rispetto degli animali.

I volontari hanno lanciato un appello affinché la morte di Emmy non sia vana. Il desiderio è quello di rendere giustizia alla cagnolina e di ritrovare i colpevoli che l’hanno sfruttata, riducendola in fin di vita, per poi abbandonarla, in quelle condizioni, perché ormai inutile: “Ci potrebbero essere altri Emmy nel luogo in cui è stata detenuta. Per rispetto di Emmy, un piccolo essere innocente, per tutto quello che ha dovuto subire, non lasciamola sola”. Nell’appello, i volontari sottolineano che con molte probabilità Emmy sia stata ritrovata non molto lontano dal luogo in cui l’hanno sfruttata. Così piccola non poteva andare molto lontano. Ecco perché nell’appello viene specificato.

“Cerchiamo qualcuno che potrebbe averla vista e fornire informazioni dal luogo in cui proveniva, magari da chi è stata detenuta e ridotta in questo stato di crudeltà”.

Le immagini parlano chiaro e ci fanno capire quanto dolore ha vissuto quella piccola creatura. Una vera ingiustizia, una piccola vittima che di certo non meritava questo orrore.

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