Vagli: Sindaco scende in campo per difendere il cinghiale Alfredo

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By lotta75

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Sulle alture di Genova,  tra le case di Via Carso, c’era un cinghiale di nome Piero che anni fa aveva conquistato il cuore dei residenti. Addirittura c’è chi aveva chiesto che fosse nominato “cittadino onorario”. Piero era docile con tutti anche i bambini. Per poterlo tutelare e proteggere dalle minacce dei cacciatori, un’associazione aveva organizzato il suo trasferimento in un maneggio dove Piero sarebbe stato al sicuro in un recinto. Purtroppo, la realtà non è una favola e spesso non c’è il lieto fine. Il povero Piero, la notte prima del suo trasferimento, venne liberato appositamente in un blitz, da un recinto temporaneo e di lui si persero le tracce.

La storia di Piero non può essere dimenticata come molte altre nelle quali ci sono esseri speciali che insegnano alle persone che il rispetto dovrebbe essere alla base di ogni relazione anche tra specie diverse.

C’è chi ancora crede di poter aver diritto di vita e di morte su ogni essere. Anche nel caso dell’orsa K2, in Trentino, abbattuta perché ritenuta aggressiva. Eppure, in base alle ricostruzioni, l’orsa stava transitando nel suo habitat ed è stato l’uomo aggredito ad averla infastidita, cacciandola con un bastone. L’orsa ha solo reagito per difesa. Se aveva l’intenzione di aggredire per uccidere, la vittima oggi sarebbe morta.

Storie che si ripetano all’infinito un po’ ovunque. Animali vittime dell’egocentrismo umano. A Vagli, in provincia di Lucca, in Toscana,  si registra un ennesimo caso. Quello di un giovane cinghiale, un cucciolo, che avrebbe  invaso l’orto di una persona la quale ha denunciato l’animale alla polizia provinciale. Questa volta, in difesa dell’esemplare è sceso però in campo lo stesso sindaco, Mario Puglia, che si è opposto drasticamente all’abbattimento del cinghiale che si trova giustamente a transitare nel suo territorio, sponde del lago come previsto dal regolamento provinciale.

“Ho diffidato formalmente la Polizia Provinciale ad uccidere il cinghiale sulle sponde del lago, esiste una ordinanza emessa nel 2012 che protegge la fauna. La Polizia Provinciale dice che abbatterà questo animale come disposto da una legge della Regione Toscana, voluta dall’assessore Marco Remaschi, ma noi sosteniamo che l’ordinanza sindacale ha valore giuridico superiore alla legge Regionale. Questo cinghiale mangia qualche ortaggio a un cittadino che sul posto ha fatto un orticello su un terreno che non gli appartiene. Se questo animale è nocivo per un orto, non deve essere abbattuto ma catturato e introdotto in zone adeguate di Vagli Sotto”, ha dichiarato il primo cittadino.

Ovvero, l’orto in quel luogo è illegale mentre il cinghiale transitava nel suo habitat. Eppure, c’è chi ha preteso che l’animale fosse abbattuto. Una contraddizione allo stato puro.

“A Vagli abbiamo 40 km di territorio con animali senza problemi per salvaguardare l’orto da eventuali invasioni si può sempre ricorrere ad altre misure. Quando arriveranno sulle sponde del lago per cacciare il cinghiale, io sarò presente e mi opporrò. Se questo animaletto verrà fucilato, si andrà in tribunale. La mia giunta è pienamente in accordo e i nostri legali allertati”, ha proseguito il Sindaco che sta riscuotendo la simpatia degli animalisti e dei social.

MOBILITAZIONE CONTRO L’ABBATTIMENTO DEL CINGHIALE

In un post, pubblicato nella notte tra il 18 e il 19 agosto, è lo stesso sindaco ad annunciare che il cinghialino, chiamato Alfredo, è salvo grazie anche alla mobilitazione di alcuni cittadini  e al supporto dei membri dell’associazione “Irriducibili Liberazione Animale” che sono andati a dare sostegno al sindaco di fronte all’arrivo degli addetti all’abbattimento del cinghiale.

Come riporta lagazzettadelserchio: “Insieme ad un folto numero di paesani, tra cui anche due richiedenti asilo ospitati nella locale parrocchia, Bamba e Magassa (uno proveniente dalla Costa d’Avorio e l’altro dal Mali), Mario Puglia ha presidiato la strada provinciale armato, si fa per dire, di un piccolo bastone e di un improvvisato piatto della banda”.

“Il Cinghialino ALFREDO per ora è salvo!!! Ringrazio la gente accorsa nel presidiare la zona con canpanacci e coperchi .. MA L’ORDINANZA SINDACALE , ha prevalso sulla legge Regionale Toscana. VAGLI C’È”, ha scritto il sindaco sul suo profilo Facebook.

Una piccola vittoria non solo animalista ma del buon senso!

C.D.

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