Addestrava il dobermann a uccidere i gatti: ancora guai per lui

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By Gabriele

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(licenza CC-BY-SA-3.0)

Si terrà a fine mese la nuova udienza per quanto riguarda il caso di Jordan, il dobermann killer aizzato dal padrone ad uccidere i gatti della sorella. Questo avveniva probabilmente a causa di dissapori familiari. Luigi Baselli, questo il nome del proprietario dell’animale, aveva minacciato la donna: “Uccido i tuoi gatti perchè mi fanno abortire le mucche e morire i vitelli”. L’uomo avrebbe addestrato Jordan a catturare i gatti. Secondo le accuse, in almeno un’occasione ci ha pensato lui stesso a finirli passando loro sopra con un trattore.

Della vicenda avevamo ampiamente parlato lo scorso anno. All’epoca c’era anche stata una polemica tra alcune associazioni animaliste e l’inviato di “Striscia la notizia”, Edoardo Stoppa intervenuto con un servizio sul caso. Stoppa avrebbe raccolto un appello a liberare il dobermann portato avanti da Luigi Baselli e la moglie. Intanto però l’uomo era accusato di animalicidio. Oltre ai gatti che avrebbe ucciso il dobermann, infatti uno era stato schiacciato dal trattore. Baselli abita di fronte alla cascina della sorella.

Per Angelo Baselli era stata chiesta una condanna a quattro mesi, anche se i giudici di Brescia nel corso del primo processo hanno ritenuto che “il fatto non sussiste”. Poi erano arrivate le accuse di stalking. Intanto Jordan  era stato ‘scarcerato’ anzi per essere più precisi dissequestrato. Il 29 settembre dunque la vicenda torna in aula nel tribunale di Brescia.

Nuova udienza, nuove polemiche

Un rientro in aula che non sarà immune da polemiche, visto che il presidente AIDAA Lorenzo Croce ricorda di essere in possesso di registrazioni in cui il proprietario di Jordan dice cose gravissime: “Le registrazioni di cui sono venuto in possesso sono davvero agghiaccianti e si riferiscono ad un colloquio avuto dal Baselli con il padrone dei gatti dentro la sua vitellaia e sono agghiaccianti e contengono la conferma che il Baselli afferma di aver addestrato il cane a uccidere”. Si tratta di “registrazioni già sentite dalla procura in un altra causa”.

Questa però “non aveva come oggetto la richiesta di rieducazione dei cane che è responsabile suo malgrado di aver ucciso diversi gatti su ordine del suo padrone”. Croce si dice sconvolto ancora per il servizio televisivo: “Questo signore è stato fatto passare vittima da una trasmissione come ‘Striscia la notizia’ mentre in realtà è un aguzzino dei gatti e del suo stesso cane”.

 

GM

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