Leone ucciso in uno zoo della Danimarca

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By lotta75

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cecil leone

Una media di 5mila animali soppressi ogni anno negli Zoo europei per contenere il sovraffollamento e il problema di mescolanze genetiche clicca qui); una triste sorte riservata ad animali selvatici detenuti in cattività, il cui destino è inesorabilmente controllato dall’uomo. Una situazione che è esplosa con il caso della giraffa Marius dello zoo di Copenaghen che ha indignato l’opinione pubblica europea.
Quello che colpì inoltre, fu inoltre il fatto che la giraffa venne dissezionata davanti ad una folla, tra cui bambini, in un percorso didattico. Le cui parti furono poi date ai leoni e felini ospiti dello zoo.

Ma il fatto non ha avuto seguito nel dare delle regole che stabilissero la tutela di questi animali affinché siano ricollocati in altri luoghi, come altri zoo per evitare mescolanze genetiche o santuari. Ecco perché ancora oggi si continua a fare l’eutanasia ad alcuni esemplari. In ultimo, ieri è stato abbattuto un leone all’Odense Zoo in Danimarca, venuto alla ribalta per il caso Marius e anche in questo caso è previsto un programma didattico per cui il prossimo 15 ottobre, il corpo del leone, conservato in un congelatore, sarà dissezionato.
Un valore educativo ribadito dallo zoo con il quale mostrare la reale natura degli animali. L’esemplare, secondo quanto hanno riferito le autorità dello zoo, era in esubero e non è stato possibile ricollocarlo in un’altra struttura.

Un destino piuttosto triste, per cui dopo una vita in gabbia, questi animali vengono uccisi e poi dissezionati. Un rituale macabro accompagnato dall’invito ai bambini dello zoo a partecipare alla dissezione dell’animale.

Immediata la critica di Pieter Kat, membro dell’organizzazione LionAid, che si occupa della tutela dei leoni: “I giardini zoologici europei continuano a portare avanti programmi di riproduzione per i leoni, senza alcun percorso mirato alla conservazione della specie. E il risultato è che i giardini zoologici si ritrovano con un maggior numero di animali di quanto non in grado di gestire”.

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