Je suis Angelo. In piazza a Sangineto per ricordare il cane vittima della crudeltà

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By lotta75

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Chissà cosa avranno mai pensato quei quattro ragazzi che per punire un povero cane randagio bianco lo hanno torturato, impiccandolo ad un albero e prendendolo a bastonate, riprendendo tutta la scena con un telefonino fino a filmare la morte in diretta di quel povero animale ed esibire il video, condividendolo sui social, come se fosse un trofeo. Ci chiediamo se nella mente “malata e perversa” di quelle persone non sia mai balzata l’idea dell’atrocità e della sofferenza che stavano infliggendo ad un essere vivente, senziente, capace di comprendere quello che gli stavano facendo. Per cui oltre al dolore vi era anche la consapevolezza di una lenta agonia e della violenza subita senza potersi difendere.

Pochi minuti di crudeltà infinita e straziante che hanno provocato un’ondata d’indignazione per cui è stata anche lanciata una petizione per chiedere giustizia per quel povero cane chiamato Angelo.

Rivedere quel video fa male e come un pugnalata al cuore continua a provocare dolore e tanta rabbia per non aver potuto proteggere quel povero animale indifeso da dei mostri.

MANIFESTAZIONE- Per non dimenticare, gli animalisti e associazioni di tutta Italia si sono dati appuntamento, tramite un evento “L’urlo di Angelo”, lo scorso 21 luglio a Sangineto, in provincia di Cosenza (ecco il video condiviso su youtube) per manifestare per le vie della località, teatro dell’orrore e ricordare e urlare il nome di quel cane ucciso per un motivo assurdo.

GIUSTIZIA- Una manifestazione per chiedere giustizia culminata davanti al municipio con la quale centinaia di volontari che operano per la tutela e i diritti degli animali hanno chiesto il rispetto per la vita.

Sotto allo slogan “Uniti per Angelo… anche noi urliamo” a suon di hashtag #UnitiperAngelo #PenaEsemplare, i manifestanti hanno sfilato per il centro della città, chiedendo una pena esemplare ovvero per il reato di uccisione di animali con la reclusione da quattro mesi a due anni e quello di maltrattamento di animali l’articolo 544 ter. del Codice penale che prevede la reclusione da tre a diciotto mesi, o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

SOLIDARIETÀ IN RETE – All’indomani della manifestazione, su facebook sono state condivise delle fotografie accompagnate da messaggi di diversi rappresentanti di associazioni, volontari e cittadini, tutti uniti per difendere almeno la memoria di Angelo.

Edgar Meyer di Gaia Animali e Ambiente ha commentato: “Bellissima manifestazione, nonostante la rabbia, il dolore, la tristezza e le tante lacrime versate durante la proiezione del video; tutti noi, anche se provati, abbiamo,comunque, “URLATO GIUSTIZIA PER ANGELO. Anche il Sindaco di Sangineto ha manifestato con noi. Tantissime persone, volontari, associazioni animaliste, l’on. Bernini, la portavoce dell’On. Brambilla tanti avvocati, professionisti vari, ma soprattutto tanti Bambini che urlavano giustizia per Lui, Angelo… “

Riccardo Manca di Animalisti Italiani ha organizzato un evento a Roma e realizzato un video con la testimonianza di Andrea Cisternino, che vive in Ucraina, condiviso da youreporter, che vi riproponiamo, accompagnato da un messaggio commovente dello stesso Manca che spiega cosa significhi quel gesto così crudele che ha sconvolto e fatto piangere centinaia di migliaia di persone.

“Un video che è costato tante lacrime e tanta sofferenza Ma è un tributo alla memoria di Angelo. In Suo onore. E in ricordo di tutte le vittime dei soprusi umani. Lacrime di rabbia e di disperazione che non si possono trattenere di fronte a una violenza di questa portata. Un gesto inqualificabile che denota la totale assenza di Anima da parte di chi lo ha compiuto .
Si tratta infatti di autentici “delinquenti” che in futuro saranno sicuramente in grado di reiterare la loro macabra follia su altri malcapitati, siano essi umani o non umani. Possiamo tranquillamente definire questa gentaglia dei “vuoti a perdere” .VUOTI nel cuore e PERSI nella loro palese IGNORANZA.
E sono proprio queste lacrime , insieme all’indignazione di noi tutti , in tutta Italia, che non dovranno mai farci abbassare la guardia ; lacrime per NON dimenticare MAI questo vergognoso ed inaudito gesto di violenza .Affinché si vada sino in fondo nel perseguire penalmente questi 4 DELINQUENTI. E senza nessuno sconto. Sono 4 falliti.

VOGLIAMO UNA PENA ESEMPLARE PER CODESTI INDIVIDUI
VOGLIAMO CHE LA LORO VITA SIA ROVINATA PER SEMPRE
NON VOGLIAMO SENTIR PARLARE DI RAVVEDIMENTI O PEGGIO DI REINSERIMENTI .
NE’ TANTOMENO DI PENTIMENTI .

Hanno spezzato la Vita di un radioso Diamante. Hanno soffocato il Suo “respiro di Amore” .

MERITANO OGNI MALE . MERITANO IL PEGGIO DEL PEGGIO.
DEVONO PAGARE IN MODO “ESEMPLARE” .
Siamo consapevoli che la disperazione per aver perso il “NOSTRO” amato Angelo ci accompagnerà per il resto dei nostri giorni , ma auspichiamo con fermezza e determinazione che la Sua memoria , il Suo ricordo , vivo e luminoso , dovrà diventare un incubo per questi 4 “pseudo-uomini” .

Grazie a tutti coloro che non DIMENTICHERANNO. Grazie a tutti coloro che vivranno i giorni a venire con la “frenesia” di vedere finalmente , e per una volta , CONDANNATI in modo ESEMPLARE i responsabili di questo gesto atroce.

Chiediamo tutti perdono ad Angelo ed è questo l’UNICO perdono di cui vogliamo sentir parlare.

 Giustizia si spera verrà fatta con i quattro aguzzini di Angelo, identificati dai Carabinieri dopo diverse segnalazioni  e l’analisi del filmato diffuso sul web dagli stessi colpevoli.

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