L’orribile condanna a morte di cani e gatti ospitati nei canili municipali in Giappone

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By lotta75

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@Petizione
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In tutto il mondo, tranne in rari paesi, come l’Italia, viene praticata l’eutanasia nei canili municipali, un sistema mirato a contenere il sovraffollamento nelle strutture o in paesi come il Pakistan sono addirittura previsti dei piani strategici governativi di controllo del randagismo con delle vere e proprie mattanze lungo le strade pubbliche. L’eutanasia varia anche nelle modalità e troppe volte la dignità e la sofferenza di un animale non viene rispettata come lo scandalo esploso recentemente alle Mauritius dove nei canili statali viene applicata una sostanza letale che provoca una morte dolorosa e lenta agli esemplari.

Casi che fanno inorridire tutti coloro che si battano per la tutela degli animali nel mondo e che come negli Stati Uniti si sono organizzati, creando delle associazioni no-kill (ovvero senza uccidere), per aprire dei rifugi dove i cani o altri animali non vengono soppressi. A volte si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo di volontari che riscattano cani nel braccio della morte, lanciando appelli che diventano virali per salvare gli esemplari che sono nella lista di soppressione.

Stesso sistema anche in Giappone dove in questo caso i cani e gatti vengono uccisi in delle camere a gas. In tutto circa 150 mila cani ogni anno muoiono in quel modo.

Si tratta di un tipo di soppressione che provoca una morte crudele tramite una lenta asfissia da anidride carbonica che dura una decina di minuti arrivando fino a 15 minuti. All’interno di queste camere a gas gli animali lottano per essere salvati.

Scene terrificanti che si ripetano di continuo per cui è stata lanciata una petizione per fermare questo metodo cruente chiedendo che sia creato un sistema come la Germania e i paesi scandinavi dove non viene applicata l’eutanasia nei canili. Nella petizione viene anche precisato come la responsabilità sia delle persone che adottano dei cani e che li abbandonano portandoli nei rifugi per liberarsi di un problema.

La petizione indirizzata al Governo e al ministero dell’ambiente mira a raccogliere un milione di firme per mettere fine al sistema crudele di soppressione degli animali. Nell’appello, è stato condiviso anche il link di un video che mostra l’orrore subito e la morte terribile alla quale sono condannati i poveri animali ospitati nei canili municipali.

Clicca qui per firmare la petizione Demand that Japan Ban Kill Shelters NOW!

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