Uccidono dieci adulti per prendere un cucciolo: l’orrore del traffico illegale che sta decimando gli scimpanzé

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By lotta75

Non solo Cani e Gatti

Un’inchiesta della BBC, “The secret trade in baby chimps” condotta per un intero anno, ha contribuito a sgominare un traffico illegale di cuccioli di scimpanzé.

I primati vengono venduti a famiglie ricche oppure ai giardini zoologici, un po’ come la strage dei delfini nella Baia di Taiji, tra i quali molti sono destinati ai delfinari o agli acquari. Lo scimpanzé è una specie protetta, tutelata dalla Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (Cites). Ma non solo, secondo un recente studio, intitolato, “Impending extinction crisis of the world’s primates: Why primates matter”, pubblicato lo scorso 17 gennaio, su Science Advance, condotto da un team internazionale di 31 primatologi, ha rivelato che “circa il 60% delle specie di primati sono ora in via di estinzione e circa il 75% hanno una popolazione in declino”. Un fenomeno sconfortante e preoccupante per cui i ricercatori hanno sottolineato che se “non verranno messe in atto misure per contrastare il fenomeno, entro 25-50 anni gran parte dei primati non umani saranno estinti”.

A questo si aggiunge il triste scenario del bracconaggio e del traffico illegale per cui un cucciolo di scimpanzé può arrivare fino a 15mila euro.

Il reporter della Bbc era sotto copertura e ha ripercorso la tratta in Africa Occidentale, fingendosi un acquirente, intermediario per una ricca famiglia thailandese. Il reporter è entrato in contatto con dei trafficanti in Costa d’Avorio e Guinea Conacry, è con il supporto delle autorità locali ha smascherato un traffico di circa 3 mila esemplari di scimmie, come oranghi, gorilla e scimpanzé.

Ma l’elemento più terrificante è che il 75% degli esemplari erano cuccioli di scimpanzé, la cui cattura avrebbe un impatto devastante e ha delle conseguenze orribili sulla popolazione degli scimpanzé. Infatti, secondo quanto emerge, per catturare un cucciolo, i bracconieri arrivano ad uccidere fino a dieci esemplari adulti. La tecnica utilizzata è quella di uccidere il maggior numero di adulti della famiglia che proteggono i cuccioli. Gli adulti vengono poi rivenduti per come carne mentre i cuccioli come animali domestici. “Si devono uccidere almeno la madre e il padre”, spiega il colonnello Assoumou Assoumou, esperto di crimine sulla fauna selvatica in Costa d’Avorio, evidenziando che si tratta di una vera e propria strage che nessuno fino ad oggi aveva mai messo in atto. “”Entro venti o trent’anni non ci saranno più scimpanzé di questo passo”, ha poi aggiunto il colonnello.

Dalla cattura in poi, i cuccioli sono inseriti in una rete di intermediari, sia per la documentazione che per il trasporto per poi arrivare a destinazione. Il report ha spiegato che quando l’animale viene catturato, i bracconieri inviano un video dell’animale agli acquirenti, così come anche quando l’animale viene spedito in una scatola in aereo, per assicurarsi dello scambio con il denaro.

La richiesta maggiore, sottolineano gli inquirenti, proviene dai Paesi del Golfo, il Sud-Est Asiatico e Cina. Tuttavia, quando diventano adulti, gli scimpanzé sono difficile da gestire e non possono essere tenuti in casa, in quanto rischiano di diventare violenti.

Nel documentario viene evidenziato che gli sforzi delle forze dell’ordine e le norme al riguardo del traffico illegale sono scarsi in quanto dal 2005 al 2011 tra Asia e Africa sono stati effettuati solo 27 arresti.

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