Pasqua, il massacro degli agnelli sta per iniziare: l’appello per un consumo consapevole

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By lotta75

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Ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza di Pasqua arriva il fatidico momento di fare i conti con una tradizione culinaria che prevede il consumo di carne di agnello. Una strage preannunciata per chi è attento all’argomento da un punto di vista animalista per cui si susseguono gli appelli e  le campagne di sensibilizzazione per evitare il massacro di migliaia di cuccioli innocenti, come il recente video di Animal Equality con Tullio Solenghi testimonial.

Secondo le stime diffuse dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) nonostante sia stato registrato un calo in questi ultimi anni, per Pasqua saranno uccisi almeno 600 mila agnellini, pari a 4,8 milioni di tonnellate di carne di agnellini.

Un numero in calo rispetto alle stime di cinque anni fa quando si calcolavano almeno 900mila agnellini macellati.

“Un dato ancora più orribile riguarda il sistema di macellazione di queste dolci e piccole creature che molto spesso vengono uccise senza le regole di stordimento ma ammazzate non meno crudelmente di quanto fanno i musulmani durante la festa del sacrificio, vale a dire uccise con un coltello, in molti casi scannate dagli stessi pastori che fino al giorno prima le avevano accudite”, denuncia il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, lanciando un appello a tutti coloro che celebreranno la Pasqua, invitandoli a non consumare la carne che sia di agnello o di un altro animale.

“Se per sensibilità si rifiuta la carne di agnello ma poi si consuma la carne di altri animali sempre di morte si tratta”, aggiunge Croce.

Un cambiamento nello stile di vita potrebbe essere richiesto da un punto di vista etico. Fondare la catena alimentare sulla sofferenza di altre specie, sul loro sfruttamento non ha senso tanto più di quando si parla di cuccioli, come nel caso degli agnelli, di piccole creature indifese e innocenti che dovrebbero vivere e crescere al fianco della loro madre e non subire le peggiori torture prima di essere uccisi. Molte inchieste mostrano come in realtà questi esseri vengono solo tramortiti prima di essere sgozzati. In un’inchiesta degli orrori, condotta dall’associazione francese L214 furono mostrate immagini raccapriccianti di agnelli ancora vivi appesi ai ganci per essere macellati. Molte persone si rifiutano di vedere la realtà. Gary Yourofksy, un noto attivista vegano, ricorda, nelle sue conferenze, che tutte le persone che consumano carne dovrebbero iniziare a vedere la realtà, perché viviamo in un mondo in cui la produzione di massa e gli interessi economici hanno condizionato le nostre scelte, attraverso una comunicazione falsata che ha creato un’immagine “idilliaca” sia del consumo della carne che dei suoi benefici. Nessuna pubblicità mostrerà mai il dolore inflitto a queste creature senza voce. Con i mezzi di oggi, qualcosa sta iniziando ad essere mostrato e forse, con il tempo, la società arriverà ad essere più consapevole.

Come sempre, questo tema mette a confronto i carnivori e gli animalisti e sui social provoca una guerriglia a suon di post spesso accesi. Sui social infatti sono state create numerose pagine contro i vegani e vegetariani, dall’Associazione italiana carnivori alla pagina “Vegano stammi lontano”.
Proprio questa pagina è passata al contrattacco con una campagna pro agnello a Pasqua. Arrivando a creare addirittura un evento intitolato Io mangio agnello! (A Pasqua e non solo) con tanto di hashtag #freeabbacchio #iomangioagnello #eiveganimuti che riportiamo in modo che tutti gli animalisti s’impegnino a rispondergli a tono: e che guerriglia advertising sia!

Ecco alcuni post che indignano!

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