Brutto e anziano, Billy Goat continua a essere un cane felice

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By Gabriele

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Billy Goat

Da circa dieci anni si svolge il concorso nel quale viene eletto ‘il cane più brutto del mondo’. Il concorso è nato da un idea di Brian Sobel, professione veterinario, e si svolge con scopi esclusivamente ludici e di svago. L’ultima vincitrice è stata Martha una femmina di Mastino Napoletano dal considerevole peso di 57 kg. Massa muscolare sulla quale posa circa il doppio di pelle cadente. Ma se questo concorso concedesse un premio honoris causa, a vincerlo potrebbe essere Billy Goat. Si tratta di un cane molto anziano: ha infatti 23 anni e una vita molto difficile. Nonostante questo, è un cane felice.

L’animale, di piccola taglia, è stato chiamato così vista la sua somiglianza con una capretta. Portato in un rifugio di Los Angeles nel 2006, quando di anni ne aveva già 12, nessuno avrebbe creduto potesse essere così longevo. Infatti, aveva una polmonite e si era indecisi addirittura se praticargli l’eutanasia. Di lui si è però perdutamente innamorata Julie Chadwick.

L’inattesa adozione

La donna ha così deciso di adottarlo: “Mentre passavo fra le gabbie ho notato un corpicino sdraiato a terra che ormai sembrava senza vita. Sono subito corsa da lui e lì ho scoperto che era gravemente malato”. Ha quindi deciso di occuparsi di lui e di fare qualunque cosa pur di farlo sopravvivere e dargli una nuova speranza: “Tutti dicevano che era troppo brutto”, dice Julie Chadwick, che ha detto di vedere invece nel cane “solo tanta speranza”.

L’animale, grazie a queste amorevoli cure, è letteralmente rinato e si può tranquillamente affermare che in questo momento Billy Goat sta davvero vivendo una seconda giovinezza. Per diversi anni, infatti, ha recuperato una certa vitalità. E’ chiaro che si tratta di un cane anziano e per questo in questi mesi le sue condizioni sono di nuovo peggiorate. Ha l’artrosi e sta perdendo la vista, spiegano i veterinari. Nonostante questo, né Billy Goat, né Julie Chadwick sono infelici.

Anzi, la proprietaria del cane ha anche aperto un’associazione, la The Pepper Foundation, attraverso la quale spera di salvare altri ‘Billy Goat’. E sulla sua esperienza personale dice: “È un piccolo ragazzo davvero speciale. Nonostante tutto continua a dare e a riempirmi le giornate. E’ incredibile”.

GM

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