I suoi cani sono agonizzanti: lui posta le immagini sui social – VIDEO

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By Gabriele

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(screenshot video)

Ancora animali che muoiono in maniera violenta nel Cilento: nei giorni scorsi, tre cani padronali, con microchip, sono stati avvelenati. E’ avvenuto a Laureana Cilento e uno dei tre cani presentava schiuma azzurra sul muso. Appena una settimana prima, vi avevamo parlato di Bartolomeo Gallo, che ha perso il suo fido Rocky. L’animale, infatti, è stato ucciso con un colpo di fucile alla testa.

Purtroppo i casi sono davvero troppi. A fine giugno, a Sapri, è finito nei guai un uomo di 73 anni, N.C., il quale è stato denunciato dai militari dell’Arma dei carabinieri della locale compagnia. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver sparato a un cane, come testimoniato da alcuni vicini di casa dell’uomo.

Proprio da Sapri arriva ora una vicenda che sta indignando sia gli animalisti che semplici cittadini. Sotto accusa è finito un ragazzo reo di aver postato su Facebook, poi riprese da Youreporter, le immagini che mostrano i suoi cani che erano stati avvelenati da ignoti. In realtà però quei video documentano come i cani fossero tenuti in condizioni igienico sanitarie precarie, in rifugi improvvisati. Si tratta di ‘canili’ tra Sapri e Rivello che non hanno alcuna autorizzazione.

I sospetti sul giovane

Grazie al tam tam mediatico, della vicenda si è occupata una giornalista di Roma che ha inviato un esposto prima all’Onlus Anpana e poi ai vigili urbani di Sapri. Poi è toccato all’associazione Be positive Factory che si è messa in contatto con il sindaco di Rivello. Così è partito un sopralluogo dei carabinieri e dei veterinari dell’Asl, quindi della Polizia Municipale. L’intera vicenda probabilmente finirà presto sulla scrivania di qualche pm della Procura di Lagonegro.

Nel frattempo, Paolo Bernini, deputato del Movimento Cinque Stelle, è andato nell’abitazione del giovane, insieme al sindaco di Sapri, Antonio Gentile. Il parlamentare pentastellato, che non è nuovo a questo tipo di denunce, ha spiegato: “Abbiamo visitato l’appartamento e gli scantinati ed è tutto in regola. Stiamo facendo ulteriori verifiche”. Bernini, insieme ai carabinieri, si è recato anche in contrada Medichetta, dove si troverebbe il rifugio documentato nelle immagini.

Si è trattato quasi di un buco nell’acqua: i cani non c’erano più. Però, è stata rinvenuta la carcassa di un cane in decomposizione. Il caso ha interessato anche la popolare trasmissione di Canale 5 ‘ Striscia la notizia’, che ha deciso di far luce grazie al suo inviato Edoardo Stoppa, anch’egli non nuovo a questo tipo di denunce. Sul fronte opposto, il giovane si difende e spiega che il video incriminato lo aveva solo inviato al suo veterinario. Non capisce – in sostanza – come possa essere finito online.

ATTENZIONE: IMMAGINI NON ADATTE A UN PUBBLICO SENSIBILE
La videodenuncia di Bernini

La denuncia contro il giovane ventenne

GM

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