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Ti piacciono i gatti, non è così? Allora potresti essere interessato a scoprire tutte le curiosità sui grandi felini: sono come il tuo micio, ma più grossi.

Più o meno tutte le creature di cui stiamo per parlare sono state protagoniste di qualche importante evento storico, oppure di qualche famosissima leggenda, della parabola in qualche mito antico, nei cartoni animati che guardavamo quando eravamo molto piccoli, nei film e nel nostro immaginario collettivo. Tutti questi sono considerati superpredatori, ossia predatori davvero efficienti, con un alto tasso di letalità, talmente bravi ad uccidere da fare invidia a James Bond, gli agenti Riggs e Murtaugh, John Rambo, Nikita e persino a Terminator (quando ancora Arnold Schwarzenegger non doveva portare il bastone e la dentiera). In pratica, queste sono davvero bestie invincibili: stiamo parlando del leone, della tigre, del giaguaro, del leopardo e del leopardo delle nevi.
Esistono tantissime curiosità sui grandi felini che dovresti scoprire prima di prendere la decisione che essi ti piacciano o meno. Noi possiamo fornirti tantissime informazioni sul loro conto e, se continuerai a leggere questo articolo, molto probabilmente la tua scelta sarà di adorare per sempre questi fantastici animali.
Ma attenzione: purtroppo anche questi, come molti altri, si trovano in serio pericolo al momento, a causa dell’azione dell’uomo che condiziona in maniera irreversibile i loro habitat. Ovviamente non potrai farci molto, ma il tuo sostegno si può mostrare anche nelle piccole cose. Leggi tutto ciò che riguarda questi ecnormi gatti selvatici e raccogli tutte le informazioni che puoi sul loro conto. Non facciamo finta che essi non esistano, sennò un giorno potrebbero scomparire sul serio. E sarebbe il nostro più grande rammarico. Potremmo addirittura pentircene amaramente.
Tutti gli animali sono stupendi, ma cosa sarebbe questo mondo se non ci fossero più né tigri, né leopardi né tantomeno leoni? Cosa sarebbe senza i giaguari? E chi potrebbe interpretare il sequel di The Lion King al Cinema? A parte gli scherzi, tu riesci davvero a immaginare un mondo del genere?
Curiosità sui grandi felini: la guida completa per identificare ciascuna specie e dove si trova

Con il loro istinto micidiale e la loro proverbiale “prodezza felina”, la famiglia dei grandi gatti (anche chiamati “grandi felini”) è costituita da alcuni degli animali più impressionanti del mondo. Tutti sono minacciati a causa della perdita del loro habitat, dal bracconaggio e dall’eterno conflitto uomo-fauna selvatica.
Dal più grande al più piccolo, ci sono almeno trentotto specie di questi “gattini” selvatici trovate in tutto il mondo. Soltanto cinque di queste specie di felini allo stato brado sono considerate grandi felini e tutte appartengono al genere Panthera: stiamo parlando naturalmente della tigre, del giaguaro, del leone, del leopardo e del leopardo delle nevi.
Nonostante le loro dimensioni considerevoli, i puma (noti anche come leoni di montagna e coguari) e i ghepardi non sono affatto classificabili come grandi felini.
I grandi felini sono a rischio estinzione?

Le cinque specie di grandi felini sono state tutte valutate e classificate dalla Lista rossa del IUCN. La specie di grande gatto più minacciata di estinzione è sicuramente la mitica tigre, che è inserita nell’elenco delle specie in via di estinzione come animale “gravemente a rischio”.
Di seguito riportiamo lo stato di conservazione di ciascuno di questi grandi mici selvatici.
- Tigre (P. tigris): in via di estinzione
- Leone (P. leo): vulnerabile
- Giaguaro (P. onca): quasi minacciato
- Leopardo (P. pardus): vulnerabile
- Leopardo delle nevi (P. uncia): vulnerabile
Ulteriori lavori di valutazione e classificazione sono stati condotti su diverse sottospecie e persino su sottopopolazioni. Ad esempio, delle due sottospecie di leoni, la sottospecie asiatica e la sottopopolazione dell’Africa occidentale delle sottospecie africane sono elencate rispettivamente come in pericolo di estinzione e in pericolo critico. Nel frattempo, alcune sottospecie si sono già estinte, come le tigri Javan e Caspian.
Perché i grandi felini di solito inseguono e balzano?
La caccia consuma un’enorme quantità di energia ed è molto più efficiente dal punto di vista calorico per i gatti sedersi, aspettare stando quatti quatti, inseguire molto lentamente e balzare sulle prede soltanto quando queste sono a portata di zanne e soprattutto quando meno se lo aspettano, piuttosto che percorrere lunghe distanze su terreni difficili, afferma Karen Emslie, collaboratrice della BBC Wildlife.
Il dispendio di energia felina è stato oggetto di ricerca da parte di scienziati dell’Università della California, che hanno sviluppato un collare ad alta tecnologia dotato di GPS e accelerometri per tracciare e monitorare i leoni selvatici di montagna.
Hanno scoperto che non soltanto i grandi gatti usano la forma più efficiente dal punto di vista energetico della caccia e dello stalking, ma regolano anche la potenza del loro balzo in base alle dimensioni della loro preda.
Il team ha anche studiato i leoni di montagna in cattività e ha scoperto che, nonostante la loro forza, mancano di un’elevata capacità aerobica e quindi hanno un ritmo di camminata lento. Ciò consente loro di risparmiare energia per scatti improvvisi, ma efficaci, esplosioni di velocità e colpi di potere.
Perché soltanto i grandi felini possono ruggire?

Ci sono quattro grandi gatti che possono ruggire: il leone, la tigre, il leopardo e il giaguaro. Tutti questi hanno in comune che appartengono al genere Panthera, dice Stephen Mills.
In queste specie, l’osso epihyal, parte dell’apparato dove stanno le corde vocali, è sostituito da un legamento. Questo può essere allungato, creando un passaggio più ampio per la produzione del suono e quindi una gamma più ampia di tonalità. Più il legamento si estende, più basso è il suono generato quando l’aria passa attraverso le corde vocali. Inoltre, le corde sono grandi, ininterrotte e carnose, ed è per questa ragione che producono suoni più profondi.
Le ossa dell’apparato vocale del ghepardo formano una struttura fissa, con corde vocali divise che vibrano con entrambi i respiri dentro e fuori. Questa struttura è la stessa per tutti i “piccoli” gatti. Mentre questo design consente a questi gatti di fare le fusa continuamente, limita la gamma di altri suoni e impedisce loro di ruggire.
Solo perché i ghepardi sono relativamente grandi, ciò non significa che possano ruggire: hanno ancora un’anatomia di piccolo gatto nonostante le loro dimensioni, ed è esattamente lo stesso per i puma / leoni di montagna.
I grandi felini non fanno le fusa. Le fusa e il ruggito si escludono a vicenda: quindi i leoni, le tigri, i leopardi e i giaguari sono tutti incapaci di fare le fusa, mentre ogni altro gatto può fare le fusa ma, all’opposto, non riescono affatto a ruggire.
È interessante notare che il leopardo delle nevi (anch’esso un membro della prestigiosa famiglia Panthera, insieme ai leoni e agli altri grandi felini sopra citati) non può ruggire. Le sue corde vocali mancano di uno strato importantissimo di tessuto adiposo ed elasticizzato, che, in altri grandi gatti, dà alle vocalizzazioni un rombo irregolare che emerge come un ruggito.
Alcuni scienziati sostengono quindi che il leopardo delle nevi meriti in tutto e per tutto il genere che gli è stato scientificamente attribuito: ossia “Uncia”.
Quale tra i grandi felini ha il morso più potente?

Il giaguaro ha il morso più forte di qualsiasi grosso gatto rispetto alle sue dimensioni. Una ricerca di Adam Hartstone-Rose e dei suoi colleghi dell’Università della Carolina del Sud, i quali hanno confrontato le forze del morso di nove diverse specie di gatti, rivela che la forza del morso di un giaguaro è soltanto tre quarti più forte della forza del morso di una tigre.
Tuttavia, dato che i giaguari sono considerevolmente più piccoli (la massa corporea dell’individuo nello studio era solamente la metà di quella della tigre), relativamente parlando il loro morso di quest’ultomo è più forte in proporzione.
Se dovessi scegliere, vorresti essere morso da un giaguaro, non da un leone o da una tigre. Ma libbra per libbra, i giaguari danno un morso molto più forte, dice Adam.
Come quando stabiliamo che la formica è una delle creature più forzute del pianeta, poiché riesce a sollevare e a trasportare un oggetto fino a ottanta volte superiore al suo peso. È come se un uomo potesse sollevare un automobile con un dito, cosa che finora abbiamo visto fare soltanto a un bambino. Che era un alieno. Ed era Superman. Il protagonista di un fumetto.
La forza del morso del giaguaro è dovuta alla disposizione dei muscoli della sua mascella, che, rispetto al peso, sono leggermente più forti di quelli degli altri gatti. Inoltre, anche rispetto al peso, le mascelle sono leggermente più corte, il che aumenta la leva per mordere. E come disse una volta Archimede, con una semplice leva si può sollevare l’intero mondo. La forza è tutta una questione di leve.
Queste due modifiche, sebbene minori, si combinano per dare al giaguaro la forza di morso relativa più forte. In effetti, un giaguaro può mordere dritto attraverso il cranio della sua preda e perforare la pelle spessa di un caimano con molta facilità.
Curiosità sui grandi felini: i 5 “super gattini” che, invece di miagolare, ruggiscono

Come abbiamo visto quindi i grandi felini sono davvero degli animali super incredibili, capaci di stupirci grazie al loro aspetto maestoso, alla loro incredibile tenerezza (in fondo, sono pur sempre dei gattini), alla loro nerboruta forza che ricorda tantissimo quella dei supereroi dei comics e alle loro capacità che li rendono a tutti gli effetti delle bestie selvatiche fuori da comune. Sono talmente diverse rispetto alle altre specie che nel nostro immaginario collettivo li abbiamo ormao identificati come dei veri e propri capi “commander” dei loro habitat, eleggendoli addirittura con il titolo di re o comunque sovrani assoluti del Regno Animale (per lo meno quello che ha a che fare con i mammiferi di terra). Tutte le creature li rispettano, eccetto purtroppo l’uomo, che in tutte le maniere cerca di sterminarli per motivi puramente superficiali ed egoistici.
Questi grandi felini non sono in cerca di guai, non verrebbero a seccarci se non fossimo noi per primi a sconcicarli lì dove stanno. Sebbene non deve essere piacevole trovarsi dalla parte di Shere Khan, dentro al nostro cuore capiamo perché ce l’avesse così tanto con gli esseri umani.
In ogni caso, ecco nel dettaglio queste cinque specie di gatti giganti allo stato brado, come sono e dove vivono.
Leone

Esiste soltanto una specie di leone, conosciuta scientificamente come Panthera leo. Esistono due sottospecie riconosciute, il leone africano P. l. Leo e il leone asiatico P. l. persica.
Alcuni tassonomisti hanno proposto una diversa suddivisione della sottospecie: con P. l. leo che copre i leoni in Asia e Occidente, Africa centrale e settentrionale e P. l. melanochaita per i leoni nell’Africa meridionale e orientale.
Perché i leoni hanno la criniera?
I leoni maschi vantano criniere impressionanti, che trasmettono una serie di informazioni sullo stato dei loro proprietari all’interno del branco. Le lunghe criniere scure indicano che il leone è in condizioni ottimali. Più scura è la criniera, più risulta attraente per le femmine. Tuttavia, le criniere lunghe e scure possono anche portare a conteggi di spermatozoi più bassi nei maschi, quando le temperature aumentano.
Il leone è davvero il re della savana?
I leoni un tempo vivevano in Europa, in Africa, in Medio Oriente, in Nord America e nell’India del Nord. Ora i leoni vivono principalmente in Africa, a parte un piccolo gruppo di leoni asiatici che vivono nella Foresta Gir dell’India.
I leoni africani stanno bene e si possono attualmente avvistare in una varietà di habitat diversi: dai boschi aperti, agli ambienti desertici difficili, questi animali versatili possono adattarsi a molti ambienti agli antipodi, anche se è difficile che tu riesca a trovarli mai nella foresta pluviale.
Di cosa si nutre?
I leoni uccideranno qualsiasi cosa, dai topi e le lucertole agli gnu e ad altri grandi animali per nutrire il branco. Se si presenta un’opportunità, i leoni ruberanno le prede appena uccise dai cani selvatici africani (i cosiddetti licaoni) o dalle iene.
La maggior parte della caccia si svolge al crepuscolo fino all’alba con temperature più fredde, che sono essenziali per le lunghe ore trascorse in cerca di cibo. Nei giorni in cui il cibo è altamente accessibile, un leone maschio medio può consumare il quindici percento del suo peso corporeo.
Come sono chiamati i cuccioli di leone?
I giovani leoni sono chiamati cuccioli oppure semplicemente “leoncini”. Quando nascono con gli occhi blu, cambiano in una tonalità ambrata all’età di tre mesi. Verso gli undici mesi i cuccioli inizieranno a cacciare e rimarranno con la madre per circa due anni. Le femmine rimangono spesso per diventare membri anziani del branco, mentre i cuccioli maschi se ne vanno cercando di stabilire il proprio gruppo e ricominciare una nuova dinastia da zero. Le femmine tendono ad avere dai due ai tre cuccioli per figliata.
Quanti leoni vivono in un branco?
I leoni sono i membri più socievoli della famiglia dei grandi gatti e in genere vivono in branco con altri venticinque individui. Questo (ossia l’effettivo numero del branco) dipende, però, dalla disponibilità di prede nell’area. Le femmine sono tutte imparentate, costituendo spesso la maggior parte del branco, costituito da solamente uno o massimo quattro membri di genere maschile.
I leoni si arrampicano spesso sugli alberi?
Non proprio, dice Sarah Huebner del Lion Research Center. Anche se gli individui della maggior parte dei branchi mostrano comportamenti di arrampicata sugli alberi, non lo fanno molto spesso: questo infatti avviene in meno del 5% delle osservazioni.
La motivazione principale per salire sui rami è per evitare qualcosa di spiacevole sul terreno, come un attacco di elefanti o di bufali. Queste scaramucce si verificano spesso dopo un evento di predazione fallito, quando gli animali da preda sono in un numero sufficiente da potersi vendicare con delle ritorsioni. Elefanti e bufali sono abbastanza capaci di uccidere un leone in solitaria, a causa delle loro dimensioni e della loro incredibile forza.
I leoni possono anche arrampicarsi sugli alberi per ottenere punti panoramici migliori per identificare potenziali bersagli o per evitare di essere morsi dagli insetti.
Tigre

Le tigri sono il più grande gatto allo stato brado. Le tigri maschi possono crescere per arrivare a raggiungere gli oltre tre metri di lunghezza e pesare fino a trecento chilogrammi, mentre le tigri femmine tendono ad essere un po’ più piccole.
Esiste unicamente una specie di tigre, ma ci sono ben sei sottospecie (viventi) esistenti: quella siberiana, quella del sud della Cina, quella di Sumatra, quella Indocinese, quella Malese e la famosa tigre del Bengala.
Perché la tigre ha le strisce?
Le tigri sono gli unici grandi felini ad avere strisce e tutti gli individui possono essere identificati dal loro modello, ma quando si tratta di adattamenti predatori, non ti aspetteresti che una colorazione di arancione brillante con strisce nere sia in cima alla lista: in effetti potrebbe non essere affatto nell’elenco.
Tuttavia, mentre in genere vediamo tigri nei giardini zoologici, evidenti contro la vegetazione verde nei loro recinti, la loro preda principale è ungulata, che non è in grado di rilevare la gamma di colori che noi primati siamo in grado di distinguere. Per un animale con una visione relativamente scarsa, i colori audaci e contrastanti del gatto sono molto più difficili da individuare nell’erba alta.
Questo metodo di mimetizzazione è un importante adattamento predatorio. Sebbene alcuni felini di grandi dimensioni si affidino alla caccia cooperativa (come i leoni) o ai scoppi di velocità intensa (come i ghepardi), le tigri sono semi-solitarie e dipendono dal loro aspetto criptico per aggredire le prede.
Cosa mangiano le tigri?
Le tigri sono mammiferi carnivori e mangiano principalmente grandi prede come icervi, i cinghiali e persino i vitelli di elefante. E sì, a volte sono stati conosciuti anche per uccidere e mangiare le persone (al contrario di molti altri carnivori, come gli squali o certi rettili, le tigri non disdegnano affatto una bella portata a base di essere umano per colazione, o anche per pranzo o per cena). Questo di solito accade soltanto quando una tigre è vecchia, malata o ferita e quindi incapace di catturare la sua normale preda. Ma una volta che una tigre ha un gusto per la carne umana, spesso deve essere uccisa, per proteggere la popolazione locale dalle sue scorribande in cerca di un banchetto succulento.
Come caccia una tigre?
Il modo preferito di una tigre di abbattere la sua preda è di lanciarsi al collo dell’animale e di tenerlo stretto con le sue potenti mascelle. La preda normalmente morirà per soffocamento, ma alcuni potrebbero sanguinare e morire principalmente per questo, se i canini della tigre tagliano un’arteria.
La tigre è il felino più grande del mondo?
Le tigri sono il più grande gatto allo stato brado, sì. Come abbiamo già detto, le tigri maschi possono crescere talmente tanto da diventate lunghe e soprattutto pesanti quanto una Ford Berlina, mentre le tigri femmine tendono ad essere un po’ più piccole diciamo come una Panda di vecchia generazione.
Tuttavia, un altro grosso gatto è stato allevato in cattività, il quale è ancora più grande. Se allevi un leone maschio con una tigre femmina, ottieni una ligre. Questi gatti davvero enormi non hanno eguali nel mondo moderno, poiché crescono fino a quattro metri circa di lunghezza e sono considerevolmente più pesanti persino delle tigri più grandi: il più grande gatto vivente, Ercole il lupo, pesa all’incirca sui quattrocentoventi chilogrammi e il record mai raggiunto è di cinquecentocinquanta chilogrammi.
Dove vivono le tigri?
Le tigri sono relativamente adattabili e storicamente vissute in vaste aree dell’Asia. Ne rimangono poche nel Sud-est asiatico, ma stanno andando relativamente bene in India, in Nepal, in Russia e in Bhutan. Gli habitat delle tigri variano a seconda della regione, con le tigri più grandi delle regioni settentrionali più fredde (come la tigre siberiana) che vivono nella brutale taiga, mentre le tigri più piccole delle regioni più calde possono vivere felicemente in aride foreste, foreste pluviali tropicali e paludi e mangrovie allagate.
I ricercatori pensano che l’India detenga circa la metà delle tigri selvatiche rimaste al mondo. Ci sono diversi parchi nazionali indiani che sono famosi per i loro avvistamenti di tigri frequenti, tra cui i parchi nazionali Bandhavgarh, Ranthambore e Kanha.
Perché le tigri hanno delle macchie sulle orecchie?
Le tigri hanno macchie bianche circondate da pelo nero sul retro delle orecchie. È stato suggerito che agiscono come falsi occhi per avvertire della loro presenza o scoraggiare altre specie dall’attaccarle da dietro. Altre teorie suggeriscono che aiuta i cuccioli di tigre a seguire la madre attraverso l’erba alta.
Alle tigri piace l’acqua?
Le tigri non evitano l’acqua e si divertono a fare il bagno in ruscelli e laghi per sfuggire al caldo nei climi caldi.
Com’è la vita per un cucciolo di tigre?
Nell’erba alta, nelle fessure rocciose o nelle grotte, i cuccioli di tigre nascono ciechi e dipendono dalla madre per protezione. Le femmine di solito danno alla luce da due a tre cuccioli, ma possono avere fino a sei. Ogni cucciolata ha un cucciolo dominante che è più attivo dei suoi fratelli e prende il comando nel loro gioco. Questo fratello è di solito il primo a lasciare sua madre. Dopo quindici mesi i cuccioli maturati si disperderanno e troveranno i loro territori.
Quanto vivono le tigri?
In natura, le tigri hanno una durata di quattordici anni. Una volta maturi, trascorreranno la maggior parte del loro tempo a vivere e cacciare da soli, ad eccezione delle femmine quando crescono i loro piccoli.
Quanto è vasto il territorio di una tigre?
La gamma di questi grandi gatti può essere compresa tra i venti e i quattrocento chilogrammi. Le tigri nelle fredde regioni settentrionali tendono ad avere i territori più grandi. La marcatura del profumo consente alle tigri di comunicare con altre tigri nel loro raggio d’azione e i tiragraffi sono anche utili strumenti di comunicazione, oltre a contribuire a mantenere affilati gli artigli.
La tigre può vedere al buio?
Le tigri hanno una visione notturna sei volte migliore di quella degli umani, che li aiuta a cacciare con successo nell’oscurità. Una tigre caccia principalmente maiali e cervi ma è in grado di catturare prede più grandi di sé.
Quante tigri rimangono al mondo?
Le sottospecie di tigre sopravvissute sono la tigre siberiana, la tigre della Cina meridionale, la tigre di Sumatra, la tigre indocinese, la tigre malese e la tigre del Bengala. Si ritiene che tra tutte queste sottospecie siano rimaste in natura solo dalle tremila alle quattromila e cinquecento unità.
La tigre di Javan e la tigre di Bali sono purtroppo entrambe ritenute cacciate all’estinzione. Erano strettamente legati alla tigre di Sumatra (e potrebbe anche essere stata la stessa sottospecie), che si sta ancora aggrappando in Indonesia.
Giaguaro
Il giaguaro è il gatto più grande delle Americhe e il terzo più grande del mondo (dopo il leone e la tigre). La sua lunghezza del corpo della testa può raggiungere circa duecentoquaranta centimetri e l’altezza delle spalle fino ai settantacinque centimetri.
Vi è incertezza sul fatto che il giaguaro debba essere suddiviso in sottospecie e, in tal caso, quante.
Quanto può essere grosso un giaguaro?
Il giaguaro Panthera onca è il gatto più grande delle Americhe e il terzo più grande del mondo (dopo il leone e la tigre). La lunghezza del suo enorme corpo, dalla testa alla coda, può raggiungere, come abbiamo appena detto, circa duecentoquaranta centimetri e l’altezza delle spalle fino ai settantacinque centimetri.
Dove vive il giaguaro?
Oggi, il giaguaro si trova in Sud e Centro America, dal Messico al nord dell’Argentina. La gamma di specie si era precedentemente diffusa oltre il confine degli Stati Uniti negli stati meridionali dell’America, ma era stata spazzata via lì negli anni ’40 a causa della caccia. Tuttavia, negli ultimi anni ci sono stati avvistamenti sporadici in Arizona.
Mentre i giaguari vivono in regioni più secche, sono normalmente fortemente associati all’acqua e prosperano nelle foreste pluviali come l’Amazzonia e in fitte paludi e zone umide che offrono un sacco di copertura per le prede dello stalking.
Qual è il posto migliore dove avvistare un giaguaro?
Il Pantanal in Brasile è uno dei posti migliori al mondo per vedere i giaguari. Il periodo migliore per visitare è la stagione secca, da fine aprile a inizio novembre, poiché è quando le prede sono più concentrate.
Qual è la differenza tra un giaguaro e un leopardo?
I giaguari sono più simili in apparenza ai leopardi, ma non c’è nulla con cui poterli confondere in natura, dato che nessun altro grande gatto vive in Sud America. I puma non sono tecnicamente grandi felini ma hanno dimensioni simili ai leopardi, ma non hanno macchie e i giaguari sono molto più potenti.
La caratteristica più distintiva del giaguaro è la forma dei loro punti. Le macchie ricordano le rose e come tali sono conosciute come rosette. Mentre i leopardi hanno anche rosette in qualche modo simili, la differenza fondamentale è che le rosette dei giaguari hanno delle macchie al loro interno, mentre le rosette dei leopardi non lo fanno.
La pantera è un giaguaro di colore nero?

“Pantera nera” è il termine generale per ogni grande gatto melanista, che sarà generalmente un leopardo nero o un giaguaro nero. Nei giaguari, il gene melanistico è dominante, quindi i giaguari neri non sono troppo insoliti, sebbene siano generalmente più difficili da vedere e possano trascorrere più tempo nella foresta pluviale scura (dove sono meglio mimetizzati) che cacciare in acqua.
Cosa si sta facendo per salvare questa specie?
Con la frammentazione dell’habitat come effettiva grave minaccia per la specie, un progetto ambizioso, il Jaguar Corridor Initiative, proposto dal famoso zoologo ed ex CEO di “Panthera” Alan Rabinowitz, è stato lanciato nel 2004 per creare un corridoio continuo da nord a sud per tutta la gamma della specie, permettendo a questi animali di vagare e riprodursi in libertà, lontani da rischi e pericoli.
La prima riserva per il giaguaro, il Cockscomb Basin Wildlife Sanctuary in Belize, è stata creata nel 1986. Il santuario ora protegge oltre duecentoquaranta chilometri quadrati di foresta tropicale. Sebbene la specie stia andando bene lì, le tue possibilità di vedere almeno uno di questi animali sono ancora minime: apparentemente una su diciassette mila.
Ora ci sono molte altre aree protette in cui il giaguaro è vivo e vegeto e (fortunatamente per noi) molti offrono avvistamenti molto più affidabili rispetto al bacino di Cockscomb.
I giaguari vivono da soli o in gruppo?
I giaguari sono animali solitari. I maschi difendono un raggio grande fino a ottanto o novanta chilometri quadrati e si uniscono solo alle femmine per accoppiarsi. L’allevamento avviene durante tutto l’anno e le femmine hanno fino a quattro cuccioli, che si disperdono dopo due anni.
Ai giaguari piace l’acqua?
I giaguari possono sopravvivere in molti habitat diversi. Si trovano normalmente vicino all’acqua e preferiscono la palude o la foresta pluviale tropicale. Sopravvivono anche in foreste, prati e macchia.
Leopardo

Contrassegnato con rosette simili al giaguaro, i leopardi sono una specie distintiva di grandi felini. Sono minacciati dalla perdita e dalla frammentazione dell’habitat, dal commercio illegale di specie selvatiche e dalla perdita di prede.
Esiste una specie di leopardo, che è divisa in nove sottospecie riconosciute a causa dell’analisi genetica.
Dove vive il leopardo?
Il leopardo è molto adattabile e può vivere in molti luoghi diversi in tutto il mondo. I leopardi si trovano nell’Africa sub-sahariana, nella penisola arabica, nella Turchia sudoccidentale e orientale, nel deserto del Sinai / Giudea del sud-ovest asiatico, ai piedi dell’Himalaya, in India, Russia, Cina e nelle isole di Giava e Sri Lanka, secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Questi grandi gatti possono vivere in quasi tutti i tipi di habitat, tra cui foreste pluviali, deserti, boschi, savane praterie, foreste, habitat di montagna, macchia costiera, terre arbustive e aree paludose. In effetti, i leopardi vivono in più posti di qualsiasi altro gatto di grandi dimensioni.
Come spende il suo tempo?
I leopardi sono creature solitarie che trascorrono del tempo con gli altri solo quando si accoppiano o crescono i loro cuccioli. Sono anche delle bestie prevalentemente notturne e trascorrono le loro notti a caccia invece di dormire.
I leopardi trascorrono molto del loro tempo sugli alberi. Il loro mantello maculato li mimetizza, facendoli confondere con le foglie dell’albero. Spesso trascineranno le loro prede sugli alberi per impedire che vengano catturate da altri animali, secondo il National Geographic.
Cosa mangiano i leopardi?
I leopardi sono carnivori, ma non sono i palati più esigenti. Prederanno qualsiasi animale che si imbatte nel loro percorso, come gazzelle di Thomson, cuccioli di ghepardi, babbuini, roditori, scimmie, serpenti, grandi uccelli, anfibi, pesci, antilopi, facoceri e istrici.
I leopardi sono predatori di agguati; si accovacciano per avvicinarsi di soppiatto alla preda e precipitare prima che abbia la possibilità di reagire, secondo Animal Diversity Web, un database gestito dal Museum of Zoology dell’Università del Michigan. Un leopardo ucciderà la sua preda con un rapido morso al collo, spezzandolo.
Come vengono al mondo?
I leopardi hanno un periodo di gestazione di circa tre mesi e in genere danno alla luce una cucciolata da due a tre cuccioli in una tana, secondo PBS Nature. Ogni cucciolo pesa dalle dicissette alle ventuno once (ossia dai cinque cento ai sei cento grammi) alla nascita, è cieco e quasi senza peli. Dipendono dalla madre per il cibo e non lasciano la tana fino a quando non hanno almeno tre mesi. Dai dodici ai diciotto mesi, i cuccioli sono pronti a vivere da soli e a due o tre anni creeranno la loro prole. I leopardi vivono dai dodici ai quindici anni in natura e fino a ventitré anni negli zoo.
Leopardo delle nevi

I leopardi delle nevi vivono in regioni alpine aspre, innevate e aspre nell’Asia centrale e meridionale. Si possono trovare ad altitudini tra i tre mila e i cinque mila metri in un totale di dodici paesi diversi.
Esiste una specie di leopardo delle nevi e, secondo la Lista Rossa IUCN, due sottospecie sono state nominate in base alla morfologia ma non sono state confermate dall’analisi genetica.
I leopardi delle nevi sono lunghi all’incirca dai settantacinque ai centoquindici centimetri dalla testa alla base della coda, con la coda che aggiunge almeno altri ottanta e fino a centocinque centimetri, il che comunque li rende più piccoli rispetto agli altri grandi felini. I leopardi delle nevi generalmente pesano tra i venticinqie e i cinquantacine chilogrammi (in pratica quanto un normale cane domestico di taglia grossa), sebbene alcuni maschi di grandi dimensioni siano stati registrati con un peso fino a settantacinque chilogrammi.
Quali sono le cose più interessanti che possiamo scoprire sul leopardo delle nevi?
I leopardi delle nevi sono uno dei grandi felini più maestosi ed elusivi al mondo. Trovato nelle alte montagne dell’Asia, sono costruite per il freddo e trascorrono la vita attraversando migliaia di chilometri per nutrirsi e riprodursi. Poiché vivono in aree così remote, stiamo ancora imparando il loro comportamento, ma conosciamo alcuni fatti sorprendenti su di loro, come le seguenti informazioni che abbiamo raccolto.
- I leopardi delle nevi sono gli unici grandi felini che chiamano casa i freddi deserti dell’Asia. Questi deserti sono anche conosciuti come il terzo polo perché contengono campi di ghiaccio con le maggiori riserve di acqua dolce al di fuori delle regioni polari settentrionali e meridionali.
- Sono spesso chiamati i “fantasmi della montagna” perché sono così raramente visti e trascorrono la maggior parte della loro vita in solitudine.
- La pelliccia sullo stomaco ha uno spessore di quasi cinque pollici per aiutarli a sopravvivere in climi freddi e rigidi.
- Che ci crediate o no, i leopardi delle nevi non possono ruggire. Invece, ringhiano, ululano, miagolano e prusten (anche chiamato soffocamento, una vocalizzazione non minacciosa fatta soffiando aria attraverso il naso).
- Uno studio del WWF ha registrato i leopardi delle nevi che vivono alla massima altitudine mai documentata per i grandi felini (ovverl cinque mila ottocento novantotto metri sul livello del mare) circa alla stessa altezza della montagna più alta del Canada.
- Le loro code spesse e massicce, che le proteggono dal maltempo e aiutano a mantenere l’equilibrio, sono lunghe quasi quanto il loro intero corpo.
- Possono predare animali fino a tre volte il loro peso corporeo. Quindi sono molto, molto forti, nonostante siano a tutti gli effetti i più piccoli tra tutti i grandi felini.
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Simona Strani