Appello per Brando, il cane più triste del mondo – FOTO

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By Gabriele

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brando cane triste
(Facebook)

Il canile di Troia, in provincia di Foggia, lancia un appello per Brando, il “cane più triste del mondo” e pubblica alcune tenere foto dell’animale.

“Se solo tu potessi raccontarci la tua storia… chissà cosa ci diresti… chissà che vita facevi prima…”. Inizia così un post su Facebook della pagina ‘Gli Amici del Canile di Troia’ per raccontare la storia di Brando. L’animale, un pastore tedesco, è già stato ribattezzato  il “cane più triste del mondo”. Decine e decine di persone hanno già condiviso la sua triste storia. Il post prosegue: “Di te sappiamo solo che sei stato abbandonato qualche mese fa in campagna… chissà da chi… la tua mole ha spaventato le persone li intorno… e così hanno deciso di chiamare la Asl per farti accalappiare… ti hanno addirittura sedato per poi farti svegliare in una orrida stanza del Canile di Troia”.

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Una nuova speranza per Brando

“Tu invece sei un gigante pacioccone… resti li fermo nel tuo angolino e aspetti solo una carezza…”, proseguono i volontari. Poi ancora: “Abbiamo deciso di chiamarti Brando… e dovresti avere circa 7 anni…”. Viene infine lanciato un appello all’adozione, con la speranza che il cane possa trovare una famiglia disposta a volergli bene. Scrivono i volontari: “Che dici, Brando, ci sarà una famiglia per te da qualche parte? … Noi speriamo proprio di si…”. Si spiega inoltre che Brando è un cane “compatibile con maschi e femmine”.

Una volontaria parla di Brando

L’appello ha già avuto delle risposte, come spiega una volontaria a ‘Repubblica’ nell’edizione di Bari: “Abbiamo avuto un primo contatto con una famiglia che vive in Toscana. Stiamo facendo i dovuti accertamenti prima di poter procedere con l’adozione. Da qualche giorno Brando sta lentamente stringendo amicizia con un meticcio di nome Maia. Ma è ancora tanto impaurito”.

La volontaria aveva altresì sottolineato: “Quando abbiamo trovato Brando era molto magro e pieno di parassiti. Non conosciamo la sua storia, né chi sia stata la sua famiglia. Brando ha difficoltà ad ambientarsi, mangia molto poco e trascorre gran parte della sua giornata immobile in un angolino”.

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GM

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