Lo voleva adottare ma viene soppresso in canile

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By lotta75

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Un dolce mastino napoletano che negli ultimi 4 anni ha vissuto in canile. Il bellissimo esemplare era stato abbandonato in prossimitร  del canile municipale di Ferrara ed era diventato il preferito di una delle veterinarie, Giovanna Bevilacqua, la quale si prendeva cura amorevolmente di Tecla ogni giorno affetto da una grave forma di demodicosi. Tecla si era legato ad un cane di nome Boy Kimbo, un american staffordshire maschio che aveva problemi di socializzazione. In una nota, l’associazione Leal che sta seguendo il caso, riferisce quanto Tecla abbia contribuito al recupero di questo Boy Kimbo.

Tuttavia, a fine di luglio 2017, a Tecla era stato diagnosticato un osteosarcoma alla zampa posteriore sinistra. Trattandosi di una malattia terminale, la Bevilacqua il 5 agosto ha chiesto di poterlo adottare, telefonando al canile e assumendosi l’incarico delle spese veterinarie. Dopo una serie di telefonate, la Bevilacqua si รจ messa in contatto con la Asl veterinaria e aveva fissato un appuntamento per vedere il cane. L’11 agosto, la Asl veterinariaย  risponde che la procedura di adozione non rientrava nelle sue competenze.

Bevilacqua non ha perso la speranza e ha continuato a restare in contatto con il canile fino a quando il 5 settembre, il consiglio direttivo di Avedev ha decretato che il cane non era piรน adottabile e che Tecla doveva rimanere in canile per il suo bene. Tuttavia,ย la stessa Bevilacqua ha sottolineato che il cane non aveva un’assistenza adeguata e continua. La donna ha continuato ad andare a trovare Tecla e ha notato il suo peggioramento fino ad una biopsia alla zampa per cui a metร  settembre รจ stato accertato lโ€™osteosarcoma. Ma da quel giorno, Tecla ha sempre portato un collare e la ferita alla zampa non si รจ piรน rimarginata, gonfiandosi. Il cane ha continuato a peggiorare. Nonostante l’attenzione della Bevilacqua, il 26 ottobre il canile lo ha soppresso. La Bevilacqua ha riferito che Tecla fino al 21 ottobre era in condizioni stazionarie. Dopo la sua soppressione รจ stato subito cremato.

Il caso presenta una serie di anomalie riscontrate dalla Leal di Ferrara: “Tutte queste anomalieย  convergono verso una situazione con aspetti molto singolari: la cremazione singola (che di fatto preclude ogni accertamento autoptico veterinario); la biopsia costosa ed inutile; le presunte certificazioni di non adottabilitร  che contrastano con lโ€™indole conosciuta di quel particolare cane. La realtร  dei fatti รจ che il cane Tecla non ha ricevuto le cure necessarie (lโ€™osteosarcoma viene trattato unicamente con lโ€™amputazione dellโ€™arto colpito dalla patologia tumorale, ciรฒ per consentire non solo una vita piรน lunga allโ€™animale, ma soprattutto per alleviare, e di molto, il dolore a cui invece, senza questo intervento, va irrimediabilmente incontro: questa infatti รจ una delle patologie piรน dolorose che possono colpire un animale)”.

Una vicenda sulla quale l’associazione intende fare chiarezza e per questo รจ stata presentata una denuncia affinchรฉ sia analizzata la cartella clinica del cane in possesso del canile municipale di Ferrara e per individuare eventuali responsabilitร  penali nella gestione del caso.

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