Maltrattamenti e truffa: arrestato gestore di un canile a Reggio Calabria

Foto dell'autore

By lotta75

News

E’ stata arrestata per truffa, falso e maltrattamenti sugli animali. Una donna di cinquant’anni, gestore di un canile a Reggio Calabria e presidente dell’associazione Aratea, è ora ai domiciliari dopo un’operazione condotta dai carabinieri forestali in collaborazione con il Nucleo investigativo reati in danno degli animali (N.I.R.D.A.) .

L’associazione aveva in gestione il canile municipale, ubicato in località Mortara di Pellaro. Nel blitz, le forze dell’ordine hanno anche sequestrato la struttura in esecuzione di un provvedimento del Gip. Durante le indagini sono emerse una serie di gravi irregolarità nella gestione del canile che sarebbero da collegare alle procedure di gara finalizzate all’aggiudicazione della gestione della struttura.

Secondo le indiscrezioni ci sarebbero altre persone coinvolte che sono al momento in via d’identificazione.

In una nota, un’altra associazione “Dacci una zampa” che da tempo aveva denunciato la situazione a Mortara, commenta positivamente tutta l’operazione, sottolineando: “Oggi è bello essere cittadini di Reggio Calabria. Dal 6 aprile 2016, giorno in cui l’associazione Aratea è entrata al canile di Mortara, da cittadini che vigilano sui beni pubblici, ancor prima che da animalisti, non abbiamo mai smesso di vigilare su quel canile, in cui i nostri cani sono ahinoi ospiti paganti. Non abbiamo mai smesso di denunciare i maltrattamenti cui siamo stati costretti ad assistere impotenti. Non abbiamo mai smesso di parlare in modo chiaro e alla luce del sole delle piccole e grandi violazioni che si consumavano all’interno di una struttura, per lungo tempo interdetta anche ai proprietari dei cani ospitati lì. Con fiducia nella magistratura e nelle istituzioni, abbiamo aspettato pazientemente che si facesse luce su una gestione che a noi è sempre apparsa opaca. Oggi, alla luce dei provvedimenti eseguiti al canile e nei confronti del gestore, la nostra totale e incondizionata fiducia non può che essere rafforzata”.

Impostazioni privacy