Massacrato di botte un piccolo randagio di Napoli, la folla aggredisce il suo aguzzino

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By Loriana Lionetti

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E successo a napoli, un cane randagio vagava per la strada quando un uomo ti 73  anni lo ha aggredito e massacrato di botte con un bastone.

Trascinato sull’asfalto Pocho il meticcio massacrato di botte (screen Video )

Non si capisce per quale motivo l’uomo di Napoli si sia scagliato con tanta foga e cattiveria contro Pocho un piccolo meticcio che da circa 10 anni si aggira per il quartiere, conosciuto da tutti il cane non aveva mai fatto del male a nessuno.

L’uomo ho picchiato malamente il cane con talmente tanta foga che sono dovute intervenire moltissime persone che hanno ripreso l’uomo e insultato malamente.

L’anziano vista tutta la gente che inveiva contro di lui non ha però lasciato il cane anzi, lo ha trascinato per la coda strusciandolo sull’asfalto per portarlo via dalla folla e finirlo.

Il cane che dalle tante botte prese non ha potuto reagire ne tanto meno difendersi o abbaiare per chiedere aiuto, dal video pubblicato sembrava infatti immobile già privo di vita , molte persone sono accorse ed hanno fermato l’uomo con strattoni e spinte .

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Screen video Pocho il cane massacrato di botte

E stato necessario l’intervento dei carabinieri per sedare il linciaggio dell’signore anziano che con un lungo bastone aveva massacrato il cane in via di Melito a Napoli.

Fortunatamente sul luogo un veterinario dell’asl ha subito preso il povero Pocho portandolo via da quella bruttissima situazione che lo ha visto protagonista.

Il cane ha riportato moltissime lesioni ma fortunatamente la sua vita è salva. In questo momento è ricoverato in ospedale veterinario dove si sta riprendendo.

Riccardo Manca, vicepresidente di Animalisti Italiani onlus ha dichiarato : “Le ultime notizie confermano che Pocho è miracolosamente vivo, malgrado una frattura del bacino e, certamente, altre lesioni”

Abbiamo chiesto di potergli trovare, una volta che le sue condizioni lo permetteranno, un’adozione eccellente. Ma il fatto che Pocho sia sopravvissuto non ripara un ennesimo gesto folle e atroce, rispetto a cui ci aspettiamo che le istituzioni assumano una posizione esemplare”.

La violenza su chi è più debole è il male peggiore che esista al mondo e non conosce confini di specie. Un concetto che speriamo condiviso, infatti per venerdì mattina stiamo organizzando a Melito, assieme a Oipa sezione di Napoli e ad altre associazioni, una manifestazione. Anche il Sindaco ci ha garantito che parteciperà, indossando la fascia tricolore”.

Pocho il cane di Napoli

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La presidentessa della Lndc-Animal Protection,Piera Rosati si è rivolta alle maggiori cariche istituzionali di governo: “Stiamo già predisponendo una denuncia verso il responsabile di questo sfrontato crimine”.

Al contempo ci aspettiamo che inquirenti, magistratura e politica mandino un segnale chiaro di tolleranza zero verso l’impressionante crescendo di violenza gratuita nei confronti degli animali”.

Un fenomeno evidente e terribile di cui nessuno, a livello amministrativo, sembrerebbe prendere coscienza“.

In tutta Italia ma maggiormente nel sud gli animali vengono maltrattati brutalmente , nonostante esita una legge che condanna chi maltratta gli animali i numeri dei maltrattamenti continuano ad aumentare costantemente.

Pocho dopo l’ aggressione

Non ci stanchiamo di ripeterlo” ha continuato Piera Rosati:

ci troviamo di fronte a un vero e proprio allarme sociale, purtroppo sottovalutato con inspiegabile superficialità istituzionale. Si penserà che, tanto, le vittime sono solo animali, ma chi abusa così sfrontatamente di un cagnolino non può non essere violento pure con le persone. Inoltre, il maltrattamento e l’uccisione di animali in Italia è reato penale, e da tempo reclamiamo in tal senso un significativo inasprimento delle pene“.

Il codice penale infatti prevede:”Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro“.

Il  piccolo Pocho non si è ancora del tutto ristabilito ma grazie alle cure dei veterinari sta migliorando ora cerca una famiglia che lo ami e che lo tenga distante da persone malvagie.

L.L.

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