“Lui non può entrare”, la ragazzina resta fuori dalla questura col cane

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By Gabriele

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(Facebook)

Dura la denuncia di una mamma barlettana che immortala sua figlia con un cane in braccio, davanti alla Questura, poi posta su Facebook: “Mia figlia fuori dalla caserma della polizia di Barletta con la pioggia e Red in braccio che piangono perché un poliziotto dice che il cane non può neppure entrare”. L’episodio, che ha destato molto scalpore, è avvenuto qualche giorno fa e viene raccontato dalle cronache locali. Quanto accaduto, in queste ore, ha infatti aperto anche un dibattito tra chi ritiene che sia giusto non far entrare animali in pubblici uffici e chi invece chiede di chiudere talvolta un occhio.

Del resto, si tratta comunque di un cane di piccola taglia. Ma le forze dell’ordine non hanno voluto sentire ragione. Quel cane non può entrare in Questura, in quanto ufficio pubblico. Per tale ragione la madre è entrata da sola, senza la figlia, per il ritiro del passaporto. Non è la prima volta che accade un episodio del genere. Infatti, sono all’ordine del giorno situazioni in cui gli amici a quattro zampe vengono lasciati fuori dagli uffici pubblici.

La lettera della donna

Questo il contenuto della lettera denuncia della madre della ragazzina, che ha 11 anni: “Oggi alle 15.10 mi sono recata alla questura della polizia di Barletta per ritirare il passaporto per me e mia figlia di 11 anni. Sono arrivata alla questura in un pomeriggio piovoso, ed ho suonato al piantone, che appena varcata la soglia. Il poliziotto dal gabbiotto di guardia, ha ‘vietato in maniera tassativa’ l’ingresso del mio ‘barboncino toy’ che era tenuto in braccio dalla mia bambina”.

Prosegue la denuncia: “Al contrario, invece, quando sono andata a fare richiesta di rilascio del passaporto, il barboncino non ha avuto nessun problema ad entrare negli stessi uffici, ed aspettare con me il terminare di tutte le formalità. Pertanto a quel inatteso diniego, ho chiesto al poliziotto perché il cane non potesse entrare, e quest’ultimo mi ha risposto in modo saccente ed arrogante: negli uffici pubblici i cani non possono entrare”.

La foto di Elisabetta Franchi

Qualche giorno fa, la nota stilista Elisabetta Franchi commentava su Instagram: “La grandezza e il progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui si trattano gli animali”. La stilista – che ha portato la campagna sull’utilizzo della pelliccia ecologica – si trovava in aereo. Vicino a lei, c’era un cane in braccio alla propria padrona. Una scena usuale, forse, ma che continua a far molto discutere. Infatti, quello scatto ha fatto il giro del mondo e sono centinaia i commenti anche di italiani sull’accaduto.

GM

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