Pistoia, provincia virtuosa: ridotto del 94% il fenomeno del randagismo

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By lotta75

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Piccole soddisfazioni da Pistoia dove la Asl3 veterinaria ha riferito come negli ultimi anni si è ridotto drasticamente il fenomeno del randagismo. Secondo l’istituzione, ci sarebbero sempre meno cani per le strade e sarebbero aumentate le adozioni.

Grazie all’inserimento del Microchip si sarebbero ridotti gli abbandoni e nel caso di ritrovamento di un animale è più facile in questo modo individuare il proprietario. inoltre, sottolinea la Asl, questo strumento scoraggerebbe l’abbandono volontario.

In base ai date è emerso che il 94% dei cani recuperati sul territorio nel 2014 sono stati adottati o riconsegnati ai proprietari. Ciò significa che gli animali hanno transito e non sostato per molto tempo nei canili. Un drastico risparmio per le amministrazioni. In totale, nella provincia di Pistoia, lo scorso anno, sono stati recuperati 892 cani di cui 534 sono stati restituiti al proprietario e 221 sono stati adottati. La provincia conta 43.500 cani iscritti all’anagrafe canina di cui 3.500 nuove iscrizioni nel 2015.

Un sistema che funziona grazie alla condivisione dei dati tra AUSL, (Dipartimento di prevenzione tramite la struttura di Sanità Pubblica Veterinaria) Comuni, associazioni di Volontariato e veterinari libero professionisti. Inoltre, nel 2013, la Banca dati di anagrafe degli animali d’affezione è stata inserita nella piattaforma del Sistema Informativo della Prevenzione Collettiva (SISPC). Un sistema che ha contribuito a ridurre il randagismo non solo nella provincia di Pistoia ma in tutta la Toscana.

Stefano Cantini, direttore del Dipartimento della Prevenzione, ha riferito che “tutti i veterinari libero professionisti accreditati a collegarsi al sistema SISPC, possono, attraverso il codice del microchip, identificare i dati anagrafici dell’animale e del suo proprietario in modo che con un lettore elettronico è così possibile contattare direttamente il proprietario. Presso gli uffici della ASL viene anche tenuto un registro dei cani pericolosi, soggetti cioè che in base alla loro aggressività ed al numero di episodi in cui sono stati protagonisti di morsicature denunciate, a prescindere dalla razza, sono inseriti in uno specifico elenco di osservati speciali”.

Per combattere il randagismo e per tutelare i nostri piccoli 4zampe, la Asl ha anche aumentato i sopralluoghi per verificare le modalità di detenzione ed il benessere di cani e gatti a seguito di segnalazioni o esposti.

Un sistema che potrebbe funzionare come dimostra il caso di Pistoia e che ameremo vedere applicato in tutto il Belpaese.

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