Il regalo di Natale gettato nella spazzatura perché malato: muore cucciolo di tre mesi

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By lotta75

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Lo sono andati a gettare nella spazzatura, nell’isola ecologica di Bevera, a Ventimiglia, dopo che era stato regalato per Natale. Lo hanno ritrovato gli operatori ecologici, lo scorso 2 gennaio, ancora con il fiocco rosso avvolto attorno al collo.

Una triste immagine che ci racconta quanto valga la vita di un povero animale. Un cucciolo indifeso, trattato come un oggetto “usa e getta”, gettato via perché malato. Gli operatori lo hanno preso e contattato la Lega del Cane, portandolo presso una clinica veterinaria di Diego Ferrari.

Purtroppo per lui, nonostante la mobilitazione in rete, non c’è stato nulla da fare e dopo aver lottato per ben due giorni è morto per una grave forma di gastroenterite virale che ha distrutto le difese immunitarie. Una patologia diffusa tra i cuccioli, spesso randagi o che non vengono trattati con i primi vaccini.

Il cucciolo di circa tre mesi era stato chiamato “Guerriero” perché aveva cercato di combattere quella gastroenterite fatale.

“Gli ultimi esami erano drammatici. Su diecimila globuli bianchi che dovrebbe avere, in media, un cucciolo delle sue dimensioni, ne aveva appena seicento. Ci spiace davvero per come è andata, soprattutto per il fatto che in molti si erano già mobilitati per adottarlo, una volta che si fosse ristabilito”, ha commentato il veterinario.

Un caso che ancora una volta vede come vittima un piccolo essere indifeso. Quello che suscita la rabbia è probabilmente quel fiocchetto rosso, riconducibile al fatto che probabilmente il cane era stato un regalo. Ma quando si sono accorti che era troppo malato, forse per evitare spese mediche, chi lo aveva in casa ha preferito gettarlo via, senza neanche degnarsi di portarlo presso un canile o un ambulatorio per tentare di salvarlo.
Questo fatto di sicuro, rafforza le posizione animaliste, spesso definite troppo estremiste, quando riferiscono che molti cani regalati a Natale, vengono poi abbandonati alle prime difficoltà o a ridosso della stagione estiva. Questo piccolo Guerriero è la prova che non si tratta di leggende metropolitane ma della mentalità arcaica e disumana che ancora permane in una società incivile.

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