Salvata Aquila, il pastore maremmano travolto in strada

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By Gabriele

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(screenshot video)

Salvata Aquila, femmina di pastore maremmano travolto in strada nella zona tra Castelfidardo e Recanati, l’intervento della Croce Gialla.

Ha suscitato molta apprensione, in provincia di Ancona, la vicenda di Aquila, una femmina di pastore maremmano che aveva riportato diversi traumi nell’investimento avvenuto nella zona tra Castelfidardo e Recanati. La cagnolona in un primo momento era stata portata in una clinica veterinaria a San Biagio, frazione di Osimo.

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Il salvataggio di Aquila: l’intervento della Croce Gialla

Successivamente, essendo necessari una tac e diversi interventi, si è mobilitata la Croce Gialla di Ancona, che ha preso in consegna Aquila, trasportata fuori regione dall’ambulanza veterinaria. La cagnolona è stata portata in Emilia, per essere affidata alle cure dei medici del centro di Sasso Marconi, nel bolognese. La femmina di maremmano ha dovuto subire due operazioni.

Aquila sta meglio e attende solo di tornare accanto alla sua famiglia. Non è la prima volta che la Croce Gialla opera in interventi fuori regione gestiti tramite la sua ambulanza veterinaria della Croce Gialla. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono stati circa 40 i servizi simili messi in atto per aiutare animali in difficoltà.

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Francesca, la proprietaria di Aquila, respinge le accuse

Intanto, Francesca la proprietaria di Aquila, ha risposto a un utente che su Facebook polemizzava chiedendo perché il maremmano non fosse al guinzaglio o in un recinto. “Intanto vorrei ringraziare prima di tutto la Croce Gialla per questo servizio eccezionale, siete degli angeli e per chi ama gli animali come me posso solo dire grazie che esistete” – scrive Francesca – “I pirati della strada non debbono esistere né per umani né per animali”.

Quindi prosegue: “Oltretutto il cane è uscito perché qualcuno ha aperto un cancello senza richiuderlo perché l’educazione purtroppo non è per tutti”. Infine, i ringraziamenti alla Clinica San Biagio e la Clinica dell’Orologio “per ciò che hanno fatto al mio cane”.

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