Sconcerto al processo: “Sto bene solo quando ammazzo cani e gatti”

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By Gabriele

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Ieri era arrivata la condanna a un mese di carcere per un anziano che due anni fa venne sorpreso a Brindisi mentre bastonava un povero gatto. La sentenza è stata emessa dal Tribunale del capoluogo del Nord Salento. La vicenda del bastonatore di gatti, come venne definito, fece molto clamore. A incastrare l’uomo, che aveva collocato un bastone pungolato sul muretto di recinzione del suo condominio, era stato un video. Una vicenda disumana che venne denuciata dalla propresidente dell’Aidaa Antonella Brunetti.

Ma l’orrore umano sembra non conoscere alcun limite. Lo dimostra quanto avvenuto a un processo per uccisione e maltrattamenti di animali. Alla sbarra c’è un uomo, che secondo gli animalisti di Bassano Romano, comune di qualche migliaio di abitanti, sarebbe arrivato ad affermare: “Sto bene solo quando ammazzo cani e gatti”. Hanno spiegato in aula al giudice Giacomo Autizi del tribunale di Viterbo gli attivisti: “In paese tutti sanno delle sue azioni crudeli su cani e gatti”.

La testimonianza in tribunale

Nello specifico, i fatti risalgono a un periodo compreso tra il 2012 e il 2013 e sono stati ricostruiti in aula da due giovani animaliste: “Prendeva gli animali più piccoli e indifesi e li strangolava. Cani e gatti tornavano a casa con evidenti segni di violenze al collo. Gli lanciava contro coltelli e forchette, e nei casi più estremi li lasciava morti sul ciglio delle abitazioni”.

Un racconto che mette i brividi, anche se le due precisano di non aver mai assistito all’uccisione di animali da parte dell’uomo: “Davanti ai nostri occhi non poteva ammazzarli, ma in paese tutti sapevano delle sue azioni crudeli sugli animali. In alcuni casi, era lui stesso ad ammetterlo: ‘Sto bene sono quando li ammazzo’, diceva”. Nonostante finora non siano emerse testimonianze oculari, il processo va avanti. Nella prossima udienza, che si terrà a febbraio, il giudice affiderà l’incarico a uno psichiatra.

Infatti, l’intenzione è quella di valutare se l’uomo messo sotto accusa per crimini così spiegati nei confronti di animali inermi sia in grado di intendere e volere. Nel frattempo, gli attivisti portano avanti la loro denuncia e non intendono assolutamente arrendersi. Almeno fino a quando non emergeranno tutte le responsabilità.

GM

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