Crudeltà animali: si sono divertiti a torturare un cane e ad infilzarlo ad un ramo

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By lotta75

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Cane massacrato in Francia

Torturato e ucciso, per poi essere impalato ad un ramo

Ha fatto scalpore in Francia, il ritrovamento di un cane nel comune di Lévin, nel dipartimento di Passo di Calais. Sul caso cruente è stata avviata un’indagine e la stessa nota associazione Fondation 30 Millions d’Amis ha presentato una denuncia, annunciando di costituirsi parte civile.

Il cane è stato ritrovato da un escursionista nei pressi di un bosco i primi giorni di maggio.

L’esemplare di razza cane corso è stato picchiato a morte e poi impalato ad un albero. Ovvero, i suoi aguzzini lo hanno infilzato ad un ramo, che poi hanno staccato per metterlo a terra.

“Il cane era stato massacrato”, denuncia a gran voce il portavoce della fondazione alla mittente France3.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno effettuato dei rilevamenti, fornendo una descrizione terrificante delle condizioni in cui è stato ritrovato il povero animali. “Le viscere erano fuoriuscite e presentava diverse ferite su tutto il corpo. Mentre un bastone insanguinato è stato ritrovato vicino ad un occhio perforato”.

Crudeltà sugli animali

Un atto di crudeltà inaudita sul quale hanno indagato le autorità locali.

In base alle prime indiscrezioni, rese note da 30 Millions d’amis, al momento è emerso che il cane, un giovane esemplare di 4 anni, avrebbe avuto diversi proprietari.

Dalle indagini ci sarebbero anche diversi sospettati, tra i quali 3 uomini e una donna tra i 32 e i 48 anni. I sospettati sarebbero già noti alle forze dell’ordine e risultano indagati per “tortura” e “atti di crudeltà” nonché uccisione dell’animale. Se condannati, rischiano una pena di 2 anni di carcere.

 I vecchi proprietari dell’animale sono stati interrogati e hanno dichiarato di aver ceduto il cane perché non potevano più occuparsene. Le persone alle quali lo hanno affidato lo hanno ucciso per sbarazzarsi del cane.

Un triste caso che ricorda diversi fatti di cronaca registrati anche in Italia come il caso di Angelo il povero cane torturato da un gruppo di ragazzi in Calabria a Sangineto.

Gesti di una crudeltà gratuita che lasciano poco margine alle interpretazioni. Persone malate che sfogano la loro follia e perversione su creature innocenti. Possiamo solo immaginare che cosa abbiamo provato queste persone a torturare e a seviziare questo povero cane e al dolore che gli hanno inflitto. Mentre lui magari cercava di difendersi, loro infierivano e dopo averlo preso a bastonate, lo hanno perforato con dei bastoni per poi infilzarlo al ramo. Ci chiediamo che divertimento può esserci nell’uccidere un animale in questo modo, torturandolo fino alla fine.

C.D.

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