Individuati 5 tipi di gattari: ad affermalo è uno studio scientifico

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By Davide

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Uno studio portato avanti dall’Università di Exeter ha portato a termine un incredibile studio: esistono ben 5 tipi di gattari. Vediamoli insieme.

5 tipi di gattari
Donna con gattino in braccio (Fonte Facebook)

Il mondo dei gatti non smette mai di sorprenderci. Questi esemplari, che tanto ci fanno compagnia nelle nostre case da anni a questa parte, hanno svariate caratteristiche. Possono essere affettuosi, vivaci, giocherelloni. Ma anche molto pigri, svogliati, annoiati. Insomma, come per noi esseri umani, anche per loro le caratteristiche non sono del tutto scontate, anzi, variano in base a come sono: unici. Non soltanto, però, in base ai loro aspetti innati. I gatti sono influenzati anche dal padrone, che può essere considerato proprio come un genitore. E se le considerano come un genitore… beh, c’è il rischio o la fortuna di recepire alcuni modi di fare.

A tal proposito, una ricerca condotta dall’Università di Exeter nel Regno Unito, ha studiato il carattere di chi si fa accompagnare, ogni giorno dentro le proprie mura domestiche, dal gatto “di famiglia”. Lo studio, portato recentemente a termine, ha individuato che esistono ben cinque macro categorie. I risultati sono stati pubblicati su Frontiers in Ecology and the Environment.

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Scoperti 5 tipi di gattari: vediamo ora insieme quali caratteristiche celano

Gatto con umano contrariato
Gatto in braccio alla propria padrona (Foto Unsplash)

Dai preoccupati ai difensori della libertà. Per poi scoprirne altri davvero importanti. I ricercatori, per giungere al termine di questo nuovo studio, hanno svolto ben 48 interviste e analizzato numerose dichiarazioni. Un processo durante ben 17 anni: dal 2000 al 2017, rivisto e pubblicato ai giorni d’oggi. Dalle abilità dei nostri gattini, passiamo ad elencare ora le cinque categorie di gattari per eccellenza.

Il padrone preoccupato

Il primo a entrare in graduatoria è il padrone preoccupato. Colui che, per paura che il gatto si faccia male, venga ucciso, si butti dal balcone o entri in contatto con qualcosa di misterioso non lo fa mai uscire dall’appartamento. In compenso trova delle soluzioni, tradotte in esperienze, per continuare a stimolarlo. Nel caso, invece, il gatto si diverti a cacciare insetti dentro casa non esprime nessuna preoccupazione ma afferma: “È nella sua natura, la cosa non mi preoccupa”

Il difensore della libertà

Tutto il contrario del padrone preoccupato: il difensore della libertà. Colui che lascia andare il gatto dove vuole. Sicuramente il nostro amico a quattro a zampe tornerà a casa per pappare qualcosa, ma nell’arco della giornata può andare dove vuole. Per niente preoccupato anche in relazione ai pericoli che il gatto potrebbe incontrare fuori dalle mura domestiche: tutto bilanciato tra libertà e pericolo, per una vita indipendente.

Il guardiano tollerante

In una classifica non può mai mancare colui che si trova a “metà strada” tra le parti. In questo caso è il guardiano tollerante. Ama che il suo gatto vada pure in giro per le strade di quartiere, ma non di notte, ove il pericolo può aumentare, soprattutto in corrispondenza degli altri animali. Un occhio sempre vigile, ma con poche restrizioni. La famosa via di mezzo, che spesso non guasta mai.

Il custode coscienzioso

Sicuramente la figura più intrigante, anche per il nome in sé, che scaturisce molta curiosità: il custode coscienzioso. Colui che, allo stesso modo, vuole che il gatto esca di casa ma non disprezza il confinamento necessario. Un aspetto che potrebbe essere essenziale nel momento in cui il gatto si manifesta come un cacciatore incallito.

Il padrone vivi e lascia vivere

Infine c’è lui: il padrone vivi e lascia vivere. Che detta così può sembrare tutto o niente. In realtà rappresenta quel genere di categoria ove il gatto viene considerato un ospite gradito che può andare e venire quando vuole. Una sorta di accordo tacito. Esprime una sorta di preoccupazione per i pericoli esterni, ma non può che lasciare libertà di scelte perché ha deciso di adottare il metodo… vivi e lascia vivere.

 

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