L’addio a Hunter, il cane poliziotto morto di cancro

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By Antonio Papa

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L’intero reparto della polizia di Middletown, località dello stato americano del Connecticut, ha voluto dare l’ultimo saluto ad uno dei suoi membri più stimati. Non si tratta di una persona, bensì di un cane. Hunter infatti non c’è più, portato via da una terribile malattia. E’ stato il suo partner, Michael D’Aresta, a rendere omaggio a quel quattrozampe che era si un suo collega di lavoro, ma prima di tutto risultava ricoprire il ruolo di amico. Perché quando hai la fortuna di lavorare con un cane addestratissimo proprio come era Hunter, c’è bisogno che si venga a creare una sinergia a livello mentale ed affettico. E così, Michael e l’unità cinofila del ‘Middletown Police Department’ hanno reso un doveroso omaggio a quel tenero compagno che adesso è volato in cielo.

Hunter aveva accusato un improvviso malore, e da qualche giorno non stava affatto bene. Ben presto il consulto susseguente alla visita veterinaria a cui era stato sottoposto aveva fornito la terribile diagnosi: Hunter aveva una forma aggressiva di cancro che lo stava uccidendo, e che in breve tempo lo avrebbe portato via. Infatti così è stato. A Michael è stato consigliato di abbattere il cane con cui aveva convissuto per anni, condividendo rischi, gioie, emozioni e momenti di felicità. Una scelta sofferta che è però stata messa in atto.

Addio Hunter, il partner umano del cane distrutto dal dolore

Lo scorso 2 settembre Michael si è recato di nuovo dal veterinario, tenendo in braccio Hunter. E con loro c’erano tutti i colleghi di lavoro, venuti per salutare l’animale un’ultima volta. Sulla pagina Facebook ufficiale del Dipartimento di Polizia locale è stata pubblicata anche la foto dell’ultimo saluto a Hunter, con un posto molto commovente in cui si legge: “Hunter e l’ufficiale D’Aresta sono stati parte fondamentale del nostro dipartimento negli ultimi dieci anni. Nulla sarà mai più lo stesso tra i K-9. Riposa in pace Hunter, hai fatto un buon lavoro”. E purtroppo non tutti sono come il nostro Michael, che teneva al suo partner canino e mai avrebbe permesso che qualcuno gli facesse del male. C’è anche chi invece deliberatamente maltratta il proprio cane.

A.P.

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