Allattava i suoi cuccioli e proteggeva un neonato dal freddo

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By lotta75

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Una storia straordinaria di quelle intramontabili. In Argentina, nella periferia di Buenos Aires una donna Alejandra Grifa si è sempre presa cura di una cagnolina randagia che aveva da poco partorito. Quando si è avvicinata per aiutarla si è accorta di un fatto incredibile. La randagia stava allattando i cuccioli ma in mezzo a loro c’era anche un neonato. L’istinto materno di quella randagia l’aveva portata a prendersi cura di quel cucciolo umano, in un periodo in cui le temperature erano molto basse.

La donna ha preso tra le sue braccia il neonato che stava piangendo e lo ha subito portato in ospedale. Fortunatamente il bambino, chiamato Santino, era in ottima salute e i medici stessi si sono chiesti come fosse riuscito a sopravvivere. Un bambino abbandonato che aveva poche ore di vita.

Le autorità sono riuscite a risalire alla madre, scoprendo che si trattava di un’adolescente di 14 anni. La ragazzina aveva tenuto nascosta la gravidanza ai genitori ed era andata a partorire in un campo, lontano da casa. E’ in quel luogo che il neonato era stata trovato dalla randagia che l’aveva poi preso per proteggerlo dal freddo, con temperature che nella notte arrivavano a tre gradi, mettendolo insieme ai suoi cuccioli.

“Questa cagnolina lo avrà sentito piangere e il suo istinto l’ha portata a prenderlo e a proteggerlo come se fosse uno dei suoi cuccioli”, aveva confidato Alejandra, intervistata dai media: “Pensavo che fosse uno dei cuccioli che la madre stava schiacciando. Per questo ho cercato di aiutarlo e quando l’ho tirato fuori, da sotto il corpo della cane ho scoperto la testa di un bambino. Si è messo a piangere, era tutto sporco e si vedeva che aveva fame”, ha poi aggiunto la soccorritrice incredula. Quando ha preso il bambino e lo ha portato in casa, per poi andare all’ospedale e chiamare le forze dell’ordine, gli altri membri della famiglia non credevano ai loro occhi.

Una testimonianza che è rimasta impressa nel cuore dei residenti del quartiere e che sicuramente non sarà dimenticata. Grazie a quel cane, il piccolo Santino è stato salvato.

C.D.

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