Un cane legato con lo scotch al muso: sul web una ragazza lo vede e lo salva

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By Antonio Papa

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Il dobermann sul profilo Facebook di Ela

 

Il mondo può essere davvero un brutto posto, soprattutto quando c’è chi non ama gli animali, o peggio ancora li maltratta. Questa storia di un cane legato e il muso chiuso dal nastro adesivo viene dagli Stati Uniti: siamo a Lexington, in Carolina del Sud, e una donna improvvisamente ritrova un dobermann abbandonato in un giardino. Era visibilmente scosso e molto provato dalla situazione, tanto che si era anche graffiato al muso nel tentativo di strapparsi via lo scotch, facendo leva con una recinzione. Non è la prima volta che ci occupiamo di cani con il muso legato, segno del fatto che è una pratica abbastanza diffusa fra gente disturbata che non riesce a sopportare che i propri cani abbaino. E la domanda nasce spontanea: se non si riesce a sentire il proprio cane che abbaia… perché si sceglie di avere un cane?

La storia di Tank, il cane legato con lo scotch al muso: l’intervento di una ragazza in rete

La donna che ha ritrovato il dobermann si chiama Manuela “Ela” Schafer, e appena visto il cane lo ha subito fotografato e postato su Facebook, con la seguente didascalia: “Aiuto! A chi ci possiamo chiedere per aiutare questo piccolo? Ha dello scotch sul viso e intorno al muso. Abbiamo provato a chiamarlo per farlo avvicinare, ma era terrorizzato! Si è allontanato e ha cercato di strapparsi via lo scotch graffiandosi il muso contro una recinzione”. Fra coloro che hanno visto il post ci sono due amiche con una certa dimestichezza con i cani, che sono subito corse a salvare il dobermann. Lo hanno accudito, lo hanno chiamato Tank e lo hanno portato alla clinica veterinaria. Nella clinica del servizio di controllo agli animali di Lexington il cucciolone è stato liberato dal nastro adesivo e medicato, poi sarà assegnato ad una famiglia che sappia prendersene cura.

Adesso il proprietario del cane legato rischia una pena di 5 anni di reclusione e 5mila dollari di multa, così come da precedenti sentenze. In Italia invece è prevista la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o una multa da 5.000 euro a 30.000 euro. Denunciate sempre, se vedete abusi su animali: non devono passarla liscia!

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