Animal Equality: maialini ancora vivi quando vengono sgozzati nei macelli

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By lotta75

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Nuovi orrori nei macelli italiani di maiali in un’inchiesta di Animal Equality

maiali macellazione
Macellazione dei maiali

Una nuova indagine condotta da Animal Equality svela gli orrori che sono perpetrati ogni giorno all’interno dei macelli. Quello che non tutti vedono, che si consuma dietro ai riflettori in un settore considerato “eccellenza italiana”.

L’inchiesta sotto copertura ha preso di mira un macello di maiali in Lombardia.

“La paura e la sofferenza vissute da un animale all’interno di qualunque macello vanno al di là di ogni immaginazione“, sottolinea Animal Equality diramando il video brutale dell’inchiesta.

L’organizzazione si è concentrata nel documentare l’uccisione dei maiali e il metodo brutale che viene utilizzato.

Non solo gli animali vengono portati al macello, uno al fianco dell’altro, indirizzati verso il responsabile del suo abbattimento. Di fronte agli occhi degli altri animali in attesa della stessa sorte, i maiali vengono sottoposti ad un pungolo elettrico, eseguito nella cosiddetta “camera dello stordimento”.

Animal Equality ricorda la normativa italiana, il decreto legislativo del 1998 sulla protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento per cui l’uccisione di un animale non può avvenire senza uno stordimento con il quale sono resi incoscienti in modo che non provino sofferenza o dolore.

Tuttavia, come denunciato da Animal Equality prima di essere sgozzati non tutti i maiali sono storditi sufficientemente. Dopo lo stordimento vengono appesi a testa in giù per essere sgozzati.

In quelle condizioni i maiali una volta sgozzati ancora coscienti vivono minuti di agonia prima della morte.

++IMMAGINI FORTI+++ Guarda il video clicca Immagini choc nel macello di maiali

“Le immagini rese pubbliche mostrano con chiarezza come l’assenza di stordimento amplifichi il dolore provato dall’animale e ne prolunghi di molto l’agonia“, scrive Animal Equality appellandosi al governo chiedendo controlli più severi, telecamere e conseguenze penali per chi viola il benessere animale.

“Questa pratica è ancora oggi permessa nel Regolamento (CE). Che prevede una deroga allo stordimento per i metodi di macellazione prescritti da riti religiosi. Risulta tuttavia evidente come i macelli a cui è concessa tale deroga tendano ad abusarne in modo sconsiderato, causando agli animali inutili e protratte sofferenze“, prosegue l’organizzazione, affermando che “questo atteggiamento è incentivato sia dall’assenza di controlli severi, sia dalla mancanza di conseguenze penali concrete per chi viola le prescrizioni riguardanti le procedure di macellazione”.

Per far pressione sul governo. Animal Equality ha avviato una petizione con la quale ha già raccolto quasi 150mila firme con le quali chiedere norme più severe accompagnate da maggiori controlli e telecamere nei macelli così come introdotte nel Regno Unito e sollecitate in Francia.

Firma la petizione Basta macellare maiali coscienti

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C.D.

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