Aveva solo tre mesi quando lo hanno massacrato di botte

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By lotta75

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Aveva solo tre mesi quando qualcuno ha abusato di lui violentemente, picchiandolo a bastonate sulla testa, fino a provocargli delle lesioni gravi. Il cucciolo aveva le ossa facciali fratturare, la mandibola spostata e un occhio fuori dall’orbita. Inoltre, a causa delle percosse, il cagnolino aveva riportato dei danni alle vie respiratorie e in base alla diagnosi dei veterinari, miracolosamente il cervello non era stato toccato.

In quelle condizioni, quel cucciolo è riuscito a scappare dal suo aguzzino, riuscendo a scavalcare una recinzione di un metro e mezzo, finendo nel cortile di una donna che lo ha subito portato presso un’associazione.

Per Kim Smith è stato amore a prima vista dal momento in cui ha visto l’annuncio in rete ed è stata disposta a percorrere 300 chilometri per raggiungerlo: “Quando ho visto la sua foto su un sito di adozioni il suo sguardo mi è stato subito famigliare. E’ difficile da spiegare ma ho sentito che aveva bisogno di me”, ricorda la Smith.

Il cagnolino, chiamato Wink, è rimasto al rifugio, perché la famiglia di Kim non era convinta e piuttosto preoccupata. La donna ha così effettuato una donazione, decidendo di adottarlo a distanza e promuovendo una raccolta fondi su Gofundme, promuovendo eventi di beneficenza, tramite i quali ha raccolto oltre 14 mila dollari.

Per Wink è stato un lungo percorso durato oltre un anno, durante il quale è stato sottoposto a sei interventi chirurgici per ricostruire anche la cavità nasale. Ad un certo punto, il cucciolo ha anche rischiato di essere soppresso ma Kim non lo ha mai abbandonato a distanza.

Alla fine di tutto il trattamento, a distanza di quasi due anni e mezzo, Kim e Wink si sono ricongiunti e adesso, la Smith ha in mente di realizzare un progetto portando il piccolo Wink nelle scuole per promuovere la loro autostima.

Per seguire il progetto ecco il sito winkswish.

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