Guamo: barboncini rubati dai ladri. I proprietari diffondono un appello per ritrovarli

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By Benedicta Felice

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Barboncini rubati, nel lucchese l’inaspettato bottino. Presi due gemelli barboncini. La famiglia lancia un appello per trovarli, sui social

I due cagnolini (Foto Facebook)
I due cagnolini (Foto Facebook)

Una vicenda che ha superato ogni immaginazione, che lascia sgomenti di fronte alla malvagità e all’insensibilità umana. A Guamo, un paese del Comune di Capannori, in provincia di Lucca è accaduto l’inverosimile. I ladri si sono introdotti in un’abitazione non per prendere gioielli e materiali preziosi, come avviene di solito. Il “bottino” questa volta non ha riguardato le cose materiali perché le vittime sono stati due adorabili barboncini che sono finiti nelle mani sbagliate. La loro fragilità e ingenuità non ha permesso loro di difendersi e finora, non si sa nulla della loro sorte.

Barboncini rubati, l’insolito caso nel lucchese

La dolcezza del barboncino (Foto Pixabay)
La dolcezza del barboncino (Foto Pixabay)

I ladri non hanno portato via nient’altro. Nessun oggetto di valore, come avviene di solito, ma solo i due teneri barboncini tra l ‘altro gemelli, di colore bianco e nocciola. Un gesto che rivela l’obiettivo dei malviventi.

La proprietaria dei due cagnolini, disperata per la loro scomparsa ha deciso di lanciare un appello sui social, creando un apposito blog denominato “Segnalazione ladri”. Chiunque sapesse o avesse visto qualcosa, in grado di rivelare qualche indizio, è utile ad aprire una nuova pista per scovare i quattro zampe.

Barboncini rubati, sconcerto e dispiacere

immensa tenerezza (Foto Pixabay)
immensa tenerezza (Foto Pixabay)

La triste vicenda si è verificata la sera del 7 gennaio. La notizia ha destato la preoccupazione di tutti gli abitanti, insieme al consigliere comunale Salvatore Bartolomei che ha riferito: “Chiunque può fornire informazioni, si metta in contatto con le autorità competenti affinché loro possano tornare dalla loro famiglia e chi li ha presi nelle patrie galere.”

Parole bevi e incisive che fanno comprendere tutta la rabbia e il disprezzo per gli autori di una simile malvagità. Una cattiveria inaudita, che ancora una volta, prende di mira gli animali. Esseri indifesi, fragili che nella loro vita, non chiedono nient’altro che amare ed essere amati.

La speranza è che al più presto, gli autori del gesto si facciano vivi e riconsegnino gli animali ai rispettivi proprietari.

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B.F.

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