Ucciso per rubare in casa, il presunto motivo dell’avvelenamento di un cane a Milano

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By Benedicta Felice

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Cane avvelenato, la triste strategia adoperata da alcuni ladri a Milano. I quattro zampe coinvolti sono due. Denunce scattate da parte dei proprietari

La dolcezza del pastore tedesco (Foto Pixabay)
La dolcezza del pastore tedesco (Foto Pixabay)

L’ennesimo caso di avvelenamento ai danni di un adorabile pastore tedesco. A Milano, Giusi Ricca coordinatrice di Fratelli d’Italia di Cesano Maderno (Monza e Brianza), ha denunciato l’orribile vicenda che si è consumata nella sua abitazione proprio l’antivigilia di Natale. Alcuni malviventi hanno compiuto il folle e terribile gesto per rubare in casa sua e agire indisturbati. Il quattro zampe è stato subito condotto dal veterinario che ha fatto tutto il suo meglio per salvarlo, invano, a causa delle sue gravi condizioni di salute.

Cane avvelenato, il macabro espediente per rubare nell’abitazione

cane malinconico (Foto Pixabay)
cane malinconico (Foto Pixabay)

 

La terribile vicenda ha avuto inizio il 22 dicembre, giorno in cui la cagnolina ha cominciato a dare segni di malessere. Era debole, tanto da non riuscire a reggersi in piedi. Lo stato della cagnolina ha indotto la padrona a condurla immediatamente dal veterinario, essendo preoccupata per le sue condizioni fisiche. Purtroppo, però non c’è stato nulla da fare.

La tristezza maggiore proviene anche dal fatto che lei non è stata l’unica ad essere stata avvelenata. Infatti, oltre al cane della coordinatrice, anche quello del vicino è stato coinvolto nel folle gesto. I padroni dei rispettivi animali, hanno provveduto nell’immediato a fare una denuncia contro i responsabili.

Al seguito delle indagini, sarà importante capire se si è trattato di un danno compiuto direttamente verso gli animali oppure se l’atto dei responsabili fosse stato compiuto nell’intenzione di derubare all’interno delle abitazioni.

Cane avvelenato, i casi si moltiplicano 

Ingenuità e tanto amore (Foto Pixabay)
Ingenuità e tanto amore (Foto Pixabay)

I casi di avvelenamento continuano a reiterarsi, in ogni modo. E non importa se c’è stata o meno l’intenzione primaria di colpire un animale perché, in vicende come queste, non possono e non devono esserci attenuanti.

Ancora una volta, le conseguenze della malvagità umana vengono pagate dagli animali.

Quando finirà tutto questo? Una domanda alla quale, ancora, continua a non esserci una riposta certa.

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B.F.

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