Teddy, il cane di famiglia che ha salvato il bambino incastrato nell’asciugatrice

Teddy, il cane di famiglia che ha salvato il bambino incastrato nell’asciugatrice

Un bambino rimane incastrato nell’asciugatrice: Teddy, il cane di famiglia, tenta l’estremo salvataggio per tirarlo fuori dai guai.

teddy cane salvato bambino asciugatrice
Teddy, il cane che ha salvato il bambino da dentro un’asciugatrice (Fonte Facebook)

Gli angoli della casa possono essere davvero insidiosi. Nessuno escluso. Considerarli troppo sicuri ci porta, poi, ad affrontare dei rischi molto elevati. Rischi che dovremmo prendere in considerazione molto prima. A essere troppi sicuri, poi, non si va da nessuna parte, se non a sbattere da qualche parte. Questo discorso non vale solo per gli esseri umani ma anche per i nostri amici a quattro zampe che, da un momento all’altro, potrebbero ritrovarsi in pericolo. La prudenza, ripetiamo, non “passa mai di monda”.

Doppiamente attenti se poi, all’interno della nostra abitazione, abbiamo sia degli animali che dei bambini, magari appena nati o con qualche disturbo, che si potrebbero infilare in posti molto pericolosi. Giocare è sinonimo di crescere e sperimentare nuove avventure, anche con cani e gatti. Su questo non c’è nessun dubbio. Anche perché, è appurato che, chi cresce con accanto un amico a quattro a zampe avrà in futuro un animo più sensibile ad alcune dinamiche della vita. Ma sempre con prudenza, altrimenti si rischia grosso. Per fortuna, invece, altre volte è il cane di famiglia a dover intervenire e sbrogliare una situazione che si mette male.

Questo è quanto capitato nell’Irlanda nel Nord dove un bambino, con la sindrome di Down, è stato “ripescato” da una asciugatrice dal cane di casa, che capendo la situazione è intervenuto all’istante e ha sbrogliato una pessima situazione.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE QUESTO ARTICOLO: Cane salva bambino, decisive le tracce lasciate nel terreno – FOTO

Il cane Teddy si mette il mantella da eroe: il bambino tirato fuori dall’asciugatrice

asciugatrice bimbo salvato
Un’asciugatrice simile a quella dalla quale è stato salvato il bambino (Fonte Facebook)

Siamo in Irlanda del Nord e in questa vicenda ci sono tantissimi protagonisti. Voci da dentro e fuori il campo. Ma una su tutte è quella di Teddy, che non parla ma si fa sentire a suo modo attirando l’attenzione quando necessario. L’altro protagonista è un bambino di 5 anni affetto dalla sindrome di Down, il suo nome è Riley Gedge-Duffy. Quest’ultimo se l’è vista davvero brutta a contatto con un strumento molto utile, ma anche pericoloso, della casa: un’asciugatrice. Alcuni giorni fa era intento a giocare con l‘iPad, che, insieme al bambino, è finito in un posto alquanto strano e, appunto, più che pericoloso.

La mamma era al piano di sopra indaffarata a pulire la casa con l’aspirapolvere accesa. Tutto ciò ha fatto si che che non potesse sentire quello che stava accadendo di sotto. Il bambino, con tutto l’iPad, si è infilato dentro l’asciugatrice. Teddy è corso subito al piano di sopra, con gli occhi di fuori e ha iniziato ad abbaiare ad “alta voce”. La madre ha lasciato subito l’aspirapolvere ed è corsa al piano di sotto. Poi il resto del racconto lo descrive lei: “Teddy abbaiava molto, all’inizio non capivo, ma è stata una questione di attimi. Sono corsa giù, al piano di sotto, e quando ho visto che l’iPad girava ho capito che dentro c’era anche mio figlio”.

Una corsa all’ospedale, ove il bambino è stato ricoverato, riportando delle ustioni e gravi ferite, ma si riprenderà presto e non è in fin di vita. A parlare è stato anche il padre di Riley, ultimo protagonista di questa vicenda, non presente al momento dell’accaduto: “Se non fosse stato per Teddy mia moglie non se ne sarebbe accorta e, ora staremmo a parlare di un’altra storia. Il nostro cane è un angelo, l’angelo di Riley”.

Il fatto curioso di questa storia è anche un altro, il nome del cane: Teddy. Poco tempo fa avevamo raccontato un’altra storia di salvataggio e il protagonista era sempre un cane con lo stesso nome, che aveva salvato il padrone in coma.

Gestione cookie