Cane libero nel parco azzanna e uccide anatra

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By lotta75

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Cane sciolto in un parco uccide anatra germano

cane azzanna anatra

Cane aggressivo al parcoEra molto amata dai cittadini e dai soliti frequentatori dei Giardini della Villa Reale al Parco di Monza. Si chiamava Caffé, per il suo colore del suo piumaggio. Un’anatra germano che era simpatica a tutti. Una femmina, ibrido anatra-germano, tutelata, che viveva in un luogo protetto e indisturbato con il compagno Duke e altri suoi simili.

Molti amavano soffermarsi ad osservarla, nel branco, rilassandosi in un momento di ritiro in natura.

Purtroppo, come denuncia in un comunicato la Lav di Monza,la piccola Caffé è stata azzannata e uccisa da un cane lasciato senza guinzaglio dal suo proprietario.

La povera anatra non è riuscita a salvarsi dall’aggressione, neanche cercando rifugio in acqua, nel lago.

“Ed è ora straziante vedere Duke cercarla starnazzando disperatamente. È purtroppo l’ennesimo episodio di inciviltà che si verifica e il fatto che avvenga nello stesso luogo e spesso negli stessi orari, al mattino presto, desta il sospetto che vi sia qualche cacciatore che decida di allenare il proprio cane con gli animali selvatici ospiti dei Giardini della Villa Reale”, scrive la Lav, denunciando che si tratta dell’ultima vittima dopo cigni, lepri,
talpe, scoiattoli, ricci.

“La conseguenza di queste continue aggressioni, anche quando non si concludono con la morte dell’animale, è che durante il periodo delle nascite i piccoli rimangono incustoditi e divengono così facili prede per rapaci e cornacchie. In soli due mesi si sono contati circa cinquanta piccoli catturati e uccisi”.

Secondo la Lav, si tratta delle stesse persone che volontariamente, scelgono di violare il regolamento che vieta
di “uccidere, catturare, o anche semplicemente molestare gli animali” e che impone di tenere i cani al guinzaglio, oppure liberi ma con museruola e comunque sempre sotto sorveglianza.

Si tratta di una mancanza di rispetto per il patrimonio comune, chi sia animali selvatici, i boschi e i prati, i fiumi, i laghi e il mare, le opere d’arte, ma anche una strada o una piazza.

Dura la condanna della Lav, sottolineando che queste persone “vivono costantemente nel microcosmo mediocre del loro patrimonio personale, sia esso il pianerottolo, l’auto, il cane”.

L’attenzione nei riguardi del patrimonio deve essere insegnata. Non solo intervenire con sanzioni, ma anche educando i cittadini al rispetto.

E’ anche da ricordare che ci sono alcune regole per i cani nei luoghi pubblici. Per cui dovrebbero essere sempre al guinzaglio e per i cani di taglia grande dovrebbero essere muniti di museruola.

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C.D.

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