Cane nel ristorante, i clienti vanno via sdegnati. Ma ci sono dei dubbi su questa vicenda

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By Antonio Papa

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Uno spiacevole episodio ha avuto luogo a Schio, in provincia di Vicenza. Qui, al ristorante ‘Nonno Egidio’, la presenza di un cane all’interno del locale ha suscitato lo sdegno di circa trenta persone. Tutti questi individui avevano raggiunto il luogo per festeggiare un addio al celibato, ma alla vista dell’animale hanno lasciato una lettera andandosene poi via. La stessa lettera è stata trovata da Marta Benetti, la titolare del locale. Sulla stessa c’era scritto quanto accaduta, e Marta stessa parla della vicenda su Facebook. I mancati avventori scrivono di essere entrati nel ristorante per fare festa, ma che la presenza dell’animale definito ‘bastardo’ che si aggirava per la sala ed il bar li ha fatti desistere.

In particolare è stato scritto: “Alla vista del cane ci siamo guardati in faccia e siamo usciti senza proferire parole. Abbiamo prenotato in un altro locale lì vicino, privo di luridi animali che girano per la sala”. Manca qualsiasi riferimento all’identità di chi abbia scritto la lettera, e questo potrebbe bastare nel sollevare dubbi sull’autenticità del tutto. La signora Marta per prima si chiede se davvero questa cosa sia vera o se si tratti solamente di uno scherzo di cattivo gusto, ed aggiunge di non ricordarsi affatto di tutte queste persone. D’altronde l’ingresso in contemporanea di una folla di tali proporzioni in un ristorante non dovrebbe passare inosservata.

Cane nel ristorante causa la fuga di alcuni clienti, ma sorgono dei dubbi

Il cane ‘contestato’ è in realtà una femmina, si chiama Ariel e da diversi anni vive con Marta. Se ne sta con lei nell’appartamento che sorge proprio sopra il ristorante e solo di rado si affaccia nella zona riservata ai clienti. Ad ogni modo mai nessuno ha reagito così alla sua vista, e la cagnetta è benvoluta da tutti. L’episodio sta generando non poche discussioni in paese, e di certo si tratta di qualcosa di decisamente poco carino, specialmente nei confronti della povera Ariel, oltre che di Marta. Un episodio alquanto analogo, ma con un epilogo decisamente peggiore, si è svolto a Lecce. Qui un’altra cagnetta, di nome Elsa, amata da tutti i residenti del quartiere dove viveva, non è più tra noi purtroppo. Sembra proprio che Elsa sia stata avvelenata.

A.P.

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