Cane scomparso e ritornato, le regole da seguire per gestire l’emergenza

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By Benedicta Felice

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Cane scomparso e ritornato, un’eventualità da non trascurare e da affrontare con i giusti espedienti e accorgimenti

Cane disorientato (Foto Pixabay)
Cane disorientato (Foto Pixabay)

Chi decide di prendersi un cane deve fare i conti con un’eventualità difficile da accettare. Il quattro zampe, per vari motivi, potrebbe scomparire da casa e tornare dopo molto tempo. In tal caso, occorre sapere cosa bisogna fare per preservare la salute del pelosetto. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

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Cane scomparso e ritornato, tutti i consigli per gestire l’emergenza 

Cane corre per strada (Foto Pixabay)
Cane corre per strada (Foto Pixabay)

Il primo aspetto da tenere presente riguarda lo stress che subisce sia il cane che il padrone. E’ opportuno allora, affrontare il problema con le dovute cautele, essendo coscienti della delicatezza della situazione. Ci sono una serie di accorgimenti da adottare per far si che tutto vada nel migliore dei modi. Innanzitutto, bisogna individuare dove, quando e come il cane si è definitivamente allontanato dal suo habitat naturale. Poi, si rivela molto utile ricordare i dettagli dell’ultimo avvistamento del quattro zampe, in modo tale da raccogliere indizi importanti per il suo ritrovamento. In aggiunta ad esso, risulta efficace riuscire a saperne di più sul microchip del cane, al fine di reperire altre informazioni.

Il primo gesto da compiere per far partire le ricerche è quello di controllare le zone dove hanno visto per l’ultima volta il cane. I luoghi possono essere diversi e potrebbe essere il parco dove portiamo spesso il cane a passeggiare oppure un’altra zona dove può scodinzolare liberamente. L’osservazione non basta perché anche cercare il proprio cane, semplicemente chiamandolo a voce, perché potrebbe sentire il nostro richiamo e venirci incontro. Se tutti questi espedienti non dovessero andare a buon fine, chiediamo ai nostri vicini se hanno notato qualcosa e magari lo hanno visto proprio passare nei dintorni.

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Inoltre, se in alternativa, tutti i tentativi menzionati non dovessero funzionare, è bene denunciare l’accaduto alle rispettive autorità competenti. Unitamente a questo, è necessario avvisare il rispettivo ente il periodo in cui è avvenuta la registrazione del cane, nel momento in cui, è stato dotato di microchip. Dopodiché, è utile adottare l’espediente di postare la foto con l’annuncio del proprio cane sui social tramite chat e gruppi che possano attirare l’attenzione. Un altro metodo tradizionale concerne l’affissione di volantini per strada, distribuendoli in giro.

Il cane ritorna: cosa bisogna fare 

Cane in attesa (Foto Pixabay)
Cane in attesa (Foto Pixabay)

Una volta che il cane viene ritrovato è altrettanto importante dedicargli le dovute cure e attenzioni. Prima di ogni cosa, è necessario portare il pelosetto dal proprio veterinario di fiducia, facendo tutti i controlli del caso. I controlli servono per capire se ha mangiato qualcosa di dannoso e pericoloso o ha riportato ferite che non risultano visibili. Portare il cane dal veterinario è indispensabile perché esso conosce le caratteristiche della razza e possibili pregressi clinici. Dopo aver effettuato l’iter clinico, è di vitale importanza, riempire il cane di carezze e di attenzioni. E’ fondamentale farlo abituare gradualmente alla vita di tutti i giorni all’insegna della spensieratezza e del relax. L’aiuto del padrone serve per farlo riprendere da una situazione stressante e difficile. Solo con il nostro supporto emotivo, riuscirà a superare il trauma della scomparsa.

 

Benedicta Felice

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