Canile lager nel Veronese, oltre 300 gli animali sottoposti a maltrattamenti indicibili

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By Antonio Papa

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Il pubblico ministero ha chiesto il processo per i titolari dell’allevamento ‘Amico Cane’ di Isola della Scala, in provincia di Verona, con diversi casi di imputazione. Emerge in particolare quello di maltrattamento di animali, con la vicenda che è datata al 2015 ed avrebbe visto il coinvolgimento di tanti cuccioli. Da quanto si apprende siamo nell’ordine delle centinaia. Il canile percepiva regolarmente dei contributi da parte della Avepa, l’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura, ottenendo all’incirca 180mila euro. Ma i suoi ospiti a quattrozampe di tutte le razze e di tutte le età si trovavano di fatto a vivere all’interno di un vero e proprio campo di prigionia.

La fotografia inviata dai Carabinieri insieme al comunicato stampa

Nella fattispecie erano oltre 300 gli animali salvati da questo canile lager. Le razze implicare erano Border Collie, Collie, Maltesi, Barboncini, Carlini, Chihuahua, Yorkshire, Bassotti, Pinscher, Shih-Tzu, Spitz, Wippet, Jack Russel, etc. Si trovavano relegati in spazi strettissimi, con box del tutto inadatti ad ospitarli. E stavano costantemente senza acqua né cibo, al buio e senza la possibilità di potersi sgranchire le zampette. Una condizione da incubo, con parecchi di loro che erano feriti e malati. Ed ovviamente quando sono stati tratti in salvo, erano tutti comprensibilmente impauriti.

Canile lager, addirittura più di 3000 i quattrozampe coinvolti

Tra le patologie più comuni i veterinari hanno riscontrato otiti, problematiche di natura muscolare legate alla prolungata inattività ed ulcere. Non mancavano poi casi di dermatite, ulcere, artrite, ovviamente denutrizione ed anche diversi tumori. Tutti gli ‘ospiti’ di quell’orribile canile lager sono stati però adeguatamente curati ed adottati. Il giudice intanto dovrà fornire una sentenza sugli imputati di questa vicenda. Si tratta dei due proprietari e di una veterinaria che collaborava con loro allo ‘Amico Cane’.

Per tutti il rischio è quello di incorrere in una carcerazione per un periodo compreso tra i 3 ed i 18 mesi con una multa tra i cinquemila ed i 30mila euro come alternativa od annessa alla detenzione. Intanto l’ultima mostruosità ha visto dei cani prelevati dal canile ma non per accoglierli, bensì per rivenderli e farci dei soldi facili su. Segno che per la vita di questi poveri esseri non c’è rispetto davanti al denaro.

A.P.

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