Cesenatico, salvata una grossa tartaruga impigliata in una rete

Foto dell'autore

By Davide

News

Una grossa tartaruga Caretta caretta è stata salvata nelle acque di Cesenatico: era rimasta intrappolata in una rete di un motopeschereccio. 

tartaruga salvata cesenatico
Tartaruga adulta salvata dal pronto intervento di un equipaggio di un motopeschereccio (Foto Facebook Cesena Today)

In questi giorni, caldi e di piena estate, abbiamo segnalato a quali rischi vanno incontro gli animali da spiaggia. Tra “torture da secchiello” e reti disparse in mezzo ai mari italiani, i rischi poc’anzi nominati sono davvero enormi. Per “torture da secchiello” s’intendono tutte quelle vicende comprendenti animali come meduse, granchi, pesciolini e stelle marine che vengono “pescati” per essere buttati, ad una elevate temperatura, dentro il secchiello di bambini poco educati fin dalla nascita: le colpe, ovviamente, sono tutte da attribuire ai genitori per una mancata e continua educazione.

Per quanto riguarda le reti, invece, parliamo di vere e proprie “trappole umane”, gettate da persone noncuranti del benessere e della vita degli animali viventi nelle acque dei mari italiani. Il fatto di oggi, fortunatamente, non riprende l’argomento poc’anzi citato: ma una semplice rete di un motopeschereccio a fungere quasi da “trappola” per una grossa tartaruga, che per poco non ci rimetteva le penne, o meglio, i propri polmoni, piatti e sottili. Fortunatamente,lo stesso veicolo è riuscito a mettere in salvo l’animale in questione.

Ti potrebbe interessare anche: Tigre siberiana: in Italia nascono tre esemplari dopo 16 anni

Pilar, la grossa tartaruga salvata da una morte certa: la rete “dell’uomo saggio”

Tartaruga marina (Foto Pixabay)
Tartaruga marina (Foto Pixabay)

È stata battezzata proprio con il seguente nome: Pilar. Una grossa tartaruga marina adulta che è stata recuperata nelle acque di Cesenatico, piccolo comune d’Italia della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. L’esemplare, una femmina di Caretta caretta con un carapace di 75 centimetri, è stato salvato da un motopeschereccio impegnato nell’ultima giornata di pesca nell’Alto Adriatico.

La nostra “amica” era rimasta impigliata nella rete dello stesso motopeschereccio. L’equipaggio a bordo, però, si è fatto trovare pronto per sbrogliare subito la situazione. Un team addestrato sulle manovre di primo soccorso proprio delle tartarughe marine. Dopodiché, la bellissima tartaruga è stata affidata alla Fondazione Cetacea, situata al Centro di recupero cura e riabilitazione di Riccione.

Ti potrebbe interessare anche: SpongeBob, un manifesto per sensibilizzare le nuove generazioni – VIDEO

Ricoverata con i sintomi di un principio di annegamento, eventualità che può accadere perché le apnee delle tartarughe non sono infinite, ora sta bene e in fase di recupero, pronta a tornare a nuotare nelle acque italiane.

 

 

Impostazioni privacy