Compagnia aerea dimentica il cane allo scalo: passeggero lancia petizione per la sicurezza nei trasporti

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By lotta75

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Una disavventura che ha come protagonista una piccola bretone di 18 mesi dimenticata a terra, all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, lo scorso 7 agosto.

La notizia è rimbalzata sulle pagine dei quotidiani d’Oltralpe, dopo che il proprietario sconfortato dalla vicenda ha denunciato sui social il suo caso.

Alex Thebault doveva recarsi a Brest da Monaco, con scalo a Parigi, con la Compagnia di bandiera Air France. All’imbarco, l’uomo ha provveduto a fare tutte le procedure per far viaggiare il suo cane di 13 chili per cui doveva essere trasportato in stiva. Prima di prendere la corrispondenza, Thebault allo scalo di Parigi ha dovuto effettuare di nuovo la procedura per l’imbarco in quanto la compagnia area non si assumeva la responsabilità di trasferire un essere vivente da un aereo all’altro.

“Ho fatto di tutto per recuperare il mio cane. Non vi dico quanto tempo ho dovuto aspettare al check-in per vederlo. Quando me l’hanno portata, ho proceduto alle registrazioni indicando tutti gli orari del volo corrispondente. Quando sono arrivato a Brest, nell’area bagagli, mi sono sentito chiamare dopo una ventina di minuti dagli operatori aeroportuali. Ho subito pensato che si trattasse di un problema riguardante il mio cane”, ha scritto Thebault in un post su Facebook, denunciando le sue vicissitudini.

A quel punto, l’uomo ha scoperto che il cane era rimasto allo scalo di Parigi ed erano passate undici ore da quando era stato imbarcato. Erano le 17h30 del pomeriggio e il cane era da ben undici ore, chiuso in una gabbia, senza cibo, né acqua e senza poter fare i suoi bisogni. A quel punto, il personale ha riferito che il cane sarebbe arrivato con il volo successivo delle 22h30. Ore di angoscia fortunatamente a lieto fine per la cagnolina arrivata sana e salva: “Sono passati diversi giorni prima che riprendesse fiducia. Ha associato tutte quelle ore in gabbia a me. Adesso temo per il prossimo viaggio previsto per il 10 settembre. Purtroppo la compagnia trasporta gli animali come se fossero semplici bagagli”, ha commentato il passeggero.

Thebault ha provato più volte a mettersi in contatto con Air France dopo aver denunciato l’accaduto tramite il modulo reclami sul sito web della compagnia. A distanza di una ventina di giorni non ha ricevuto nessun riscontro e al telefono gli operatori declinano ogni responsabilità. Ecco perché, l’uomo ha lanciato una petizione con la quale vuole obbligare la compagnia a trattare gli animali non come bagagli e a fornire maggiore sicurezza durante i voli.

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