Trovata in condizioni gravi, la tartaruga Eva ora è libera di tornare in mare

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By Manuela Lucugnano

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Ha rischiato la morte per le condizioni gravi in cui è stata trovata ma adesso la tartaruga Eva può di nuovo tornare in mare

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Tartaruga (Foto Pixabay)

Una storia a lieto fine quella di questa tartaruga, Eva, che ora può finalmente tornare a nuotare libera nelle sue acque.

Eva è un esemplare di tartaruga Caretta caretta che era stata trovata circa tre mesi fa nel golfo dell’Asinara, a nord della Sardegna, da dei pescatori. Le sue condizioni erano così gravi da mettere a rischio la sua vita.
I suoi soccorritori l’hanno trovata impigliata in una rete e con una quantità notevole di plastica ingerita. Inoltre era coperta da sanguisughe e dalle loro uova.

Dopo il salvataggio da parte dei pescatori, la tartaruga è stata presa in cura dal CRAMA e, a distanza di tre mesi e contro ogni previsione, è guarita. Eva ora può ritornare nel suo habitat.

Eva è salva e può tornare in mare

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Tartaruga (Foto Facebook)

La notizia che la tartaruga sta bene e che è “tornata a nuotare nelle acque cristalline del Parco Nazionale dell’Asinara AMP” è stata data dallo stesso Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta sulla loro pagina Facebook.

Mentre il video della sua liberazione è stato condiviso sulla sua pagina Facebook dal Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, che ha assistito alla scena.
Il ministro si complimenta per il “lavoro straordinario del Centro Recupero animali marini del Parco Nazionale e Area Marina Protetta” e augura alla “nostra Eva una nuova vita nei nostri mari”.

Inoltre, il politico coglie l’occasione per porre l’attenzione sul fenomeno dell’inquinamento del mare, dovuto alla plastica. Purtroppo, Eva non è il primo esemplare di tartaruga Caretta caretta che ingerisce plasticatali rifiuti nei mari stanno avendo delle conseguenze disastrose, a cui bisogna porre rimedio.

Riportiamo le eloquenti parole del ministro: ” Invito tutti ad essere molto più attenti al mondo che ci circonda. Troppo spesso troviamo animali in questo stato. E la colpa è delle nostre abitudini. Cambiamo noi, per cambiare il Mondo”

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M. L.

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