Covid-19: Aumenta il consumo di carne di cane in Vietnam e in altri paesi

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By Loriana Lionetti

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Finalmente in tutta la Cina è stato vietato il consumo di carne di cane e gatto ma in moltissimi altri paesi del mondo questa l’orribile usanza è tutt’ora seguita, ansi dagli ultimi dati è emerso che la vendita di carne di gatto e di cane sia addirittura aumentata perché le persone credono che queste carni contengano una proprietà che li aiuterebbe contro l’influenza e contro il virus Covid-19

cane gabbia
Cane in gabbia (Foto Pixabay)

Nonostante tutte le associazioni del mondo stiano chiedendo di mettere fine ai wet market dove vengono vendute le carni di animali vivi in molti paesi del mondo è stata incrementata la vendita di carni derivanti da cani e gatti, come in Cambogia e in Vietnam.

Dallo scoppio dell’epidemia infatti moltissime persone in questi paesi si sono convinte che la carne di questi esemplari abbia proprietà che permettono al corpo di riscaldarsi e che riescono a contrastare i virus dell’influenza.

Da quanto è emerso dalle indagini sembra che a consigliare l’utilizzo di queste carni siano proprio i medici ospedalieri, sostenendo che aiuti a proteggerli dal freddo e a riprendersi da un intervento chirurgico, secondo gli attivisti.

I veri esperti invece sostengono che ammassare una grossa quantità di animali in gabbie arrugginite e in pessime condizioni sanitari aumenta la possibilità del diffondersi di malattie pericolose, e inoltre non esiste alcuna prova documentata che queste creature possano contrastare il virus o apportare benefici alla salute.

Aumenta il consumo di carne di cane e gatto

gatti in gabbia
Aumenta il consumo di carne di cane e gatto in Vietnam Cambogia e Indonesia

In moltissimi si stanno scagliando contro l’incremento di queste carni, in tutto il mondo dopo la dichiarazione della pandemia da parte dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) è stato richiesto da moltissime associazioni come Animal Equality PETA e molte altre di interrompere immediatamente la vendita di animali vivi per arginare la possibilità della diffusione di nuove malattie pericolose per la salute sia degli animali che delle persone.

In un comunicato stampa era infatti stato affermato da un’esperto che il problema non fosse SE altri virus avrebbero potuto diffondersi in questi mercati , ma QUANDO questo avverrà dando per scontato che se non si mette fine a questi brutali mercati altre epidemie imperverseranno sul mondo.

Un venditore ambulante in Cambogia ha parlato con gli investigatori dell’organizzazione globale per il benessere degli animali Four Paws sostenendo che gli acquirenti credono che la carne di cane “faccia bene alla salute e aiuti a scongiurare malattie virali o virali, come Covid-19“. Altri hanno detto che era “naturale, senza sostanze chimiche e sicuro da mangiare”.

Secondo l’organizzazione in Vietnam i piatti a base di cane e di gatto sono sponsorizzati da molte applicazioni e da siti web e i ristornati si stanno attrezzando per il servizio da asporto, per consentire a tutti di poter assaporare questi ignobili piatti di carne.

Oltre alla popolarità dei mercati della fauna selvatica del sud-est asiatico che vendono una grande varietà di animali vivi da consumare, negli ultimi tre anni il commercio di carne di cani e gatti è aumentato notevolmente.

Se prima dello scoppio dell’epidemia di Covid-19 in Vietnam Cambogia e in Indonesia venivamo macellati circa 10 milioni di cani e gatti ora il numero della macellazioni di queste povere creature sembra aumentare costantemente.

Mercati animali selvatici
Wet mercati (Foto AdobeStock)

Katherine Polak, veterinaria e capo della cura degli animali randagi di Four Paws nel sud-est asiatico ha dichiarato : “Ci aspettavamo che il commercio fosse ridotto dopo lo scoppio e in vista delle restrizioni e siamo rimasti sorpresi di trovare i venditori che affermano che gli affari vanno meglio che mai”

I team di ricerca hanno intervistato molti dei commercianti della capitale Vietnamita, Hanoi, e nella città cambogiana nord-occidentale di Siem Reap e capitale, Phnom Penh, riscontrando che le vendite sono notevolmente aumentate. Sembra infatti che vengano macellati più di 300 cani al giorno per quanto riguarda ogni commerciante rimasto in attività.

E se per rassicurare le persone erano state fatte campagne preventive diffondendo la notizia che gli animali non erano a rischio Covid-19 per prevenire gli abbandoni di massa di queste povere creature, le campagne di sensibilizzazione hanno avuto un effetto contrario.

Il consumo sembra essere aumentato anche a causa dell’isolamento in casa che porta moltissime persone a voler provare qualcosa di nuovo secondo la veterinaria  Polak.

Lo scorso anno secondo alcuni pazienti intervistati dall’associazione Four Paws molti medici consigliavano alle persone di consumare la carne di queste povere creature per le sue “proprietà riscaldanti e curative” pensando erroneamente di poter scongiurare i virus dell’influenza e il Coronavirus.

La carne è particolarmente raccomandata alle donne dopo il parto poiché si dice che aumenti il ​​flusso sanguigno per le donne durante il loro ciclo mestruale.
Ma un rapporto di febbraio 2020 del gruppo, che ha studiato il commercio di carni di cane e gatto nei tre paesi, ha concluso che non c’erano prove di alcun beneficio medico richiesto dai professionisti della salute.

L’aumento della vendita di queste carni secondo Four Paws è altamente preoccupante , secondo uno dei dottori dell’associazione infatti l’industria della carne di cane si sta adattando all’aumento del consumo : “Ciò è preoccupante perché non avevamo mai visto i piatti di carne di cane e gatto essere pubblicizzati su un’applicazione di consegna cibo prima dell’epidemia di Covid-19”.

Le condizioni non sane  del commercio di carne di cane e gatto , insieme ai rischi di contaminazione di far mettere in gabbia e uccidere così tante diverse specie animali, rappresentano il terreno fertile perfetto per malattie nuove e mortali come Covid-19″

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L.L.

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