Crudeltà animali: Vittima della caccia, ridotta a pelle e ossa

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By Loriana Lionetti

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 I sostenitori dei diritti degli animali  tentano da sempre  di porre fine a ciò che considerano il trattamento inumano dei cani da caccia.

Un’altra prova che dimostra quanto i cacciatori siano crudeli anche con i propri cani è il trattamento che è stato riservato a Greta che all’età di 6 anni è stata scambiata con un altro cane e  spedita in Sicilia in prova.

La brutalità dei Cacciatori

credits: https://www.oipa.org/italia

Il cacciatore stereotipato è visto come privo di amore e compassione anche quando si tratta dei propri cani.

Gli animalisti sostengono che i  cacciatori trattino raramente i loro cani meglio degli animali che amano uccidere, maltrattamenti e crudeltà è quello che solitamente spetta al cane chiamato “cane da caccia”

Anni fa era comune che i cani da caccia fossero tenuti fuori con poco contatto umano.

Molti cacciatori credevano che trattare un cane da caccia con comodità e gentilezza rendesse il cane fisicamente e mentalmente debole, oltre a diminuire il suo desiderio di “lavorare” una volta assaporato la vita facile.

Privare un cane di cibo o simili necessità di base dopo una povera caccia era talvolta usato come punizione.I tagli e le ferite provocati durante una magra caccia non venivano curati.

L’infliggere disagio fisico, scambiarsi i cani tra cacciatori è quindi secondo alcuni  ancora il metodo giusto per insegnare al cane il suo “sport”.

La storia di Greta

Credits:https://www.oipa.org/italia

Quello che è successo a Greta è qualcosa di terribile e impensabile.

A nessuno verrebbe mai in mente dopo 6 anni di “scambiare” il proprio  cane con un altro mandandolo addirittura in Sicilia.

Ed invece è proprio quello che è successo alla cagnolina che dopo 6 anni di continui maltrattamenti è stata spedita in sicilia  in prova da un altro cacciatore.

Per fortuna Greta non si è arresa al suo tragico destino ed  è riuscita a scappare, ha vagato per mesi diventando pelle e ossa .

Fiche non venne trovata da una signora che notando il suo precario stato di salute decise di contattare gli angeli blu dell’OIPA di Agrigento.

E stata portata immediatamente dal veterinario che ha constatato diverse patologie molto gravi.

Greta infatti oltre ad essere diventata uno scheletro a causa del vagabondaggio è affetta anche  da:

leishmaniosi , insufficienza renale, anemia a causa delle zecche, ed  ha delle piaghe enormi che le provocano molto dolore .

Dolce e molto molto spaventata ora si trova presso il rifugio Hope ad Agrigento, dove continuerà le terapie e verrà monitorata.

Queste cose sono inconcepibili per quelli di noi che hanno familiari a 4 zampe che adoriamo, quindi aiutiamo la piccola Greta.

L.L.

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