Cuccioli morti, li hanno trovati i bagnanti in spiaggia in una busta – FOTO

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By Antonio Papa

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I tre cuccioli morti ritrovati in spiaggia a Quartu Sant’Elena

Tre cuccioli uccisi e ritrovati senza vita sulla spiaggia. Sono stati i bagnanti ad accorgersene.

Non c’è limite alla crudeltà ed alla follia degli uomini, quando si tratta di poveri animali. Il caso dei tre cuccioli morti, i cui corpicini sono stati ritrovati dai bagnanti sulla spiaggia di Margine Rosso, a Quartu Sant’Elena, lo dimostra. Ancora una volta dei poveri esserini restano vittima della malvagità degli umani. I piccoli animaletti sono stati rinchiusi all’interno di una busta di plastica, poi gettata via sull’arenile della località sarda in provincia di Cagliari. Due dei cuccioli morti si trovavano nel sacchetto, un altro invece era all’esterno. Si ignora il momento preciso del loro decesso. Potrebbero anche essere stati tutti avvelenati, per poi essere lasciati sulla spiaggia già cadaveri.

In caso contrario, la morte potrebbe essere giunta per soffocamento, dopo che i poverini sono stati rinchiusi nella busta per poi essere lasciati al loro tragico destino.  I casi come questo purtroppo non si contano, sia in Italia che nel resto del mondo. Arriva un momento in cui uno o più animali non sono più desiderati. Ed allora per liberarsene si sceglie deliberatamente di ammazzarli, e nei modi peggiori. Purtroppo a nulla servono le campagne di sensibilizzazione per impedire che avvengano fatti del genere.

Cuccioli morti, tanti i casi violenti recenti

Molte volte, tra le prime raccomandazioni fornite dalle associazioni animaliste, c’è quello di sterilizzare i propri animali. Cosa che puntualmente non viene fatta e che porta alla fine a nascite indesiderate, spesso. Con il risultato che poi c’è un proliferare di avvenimenti odiosi e crudeli come questo dei tre cuccioli morti. Cosa che rappresenta anche la via più sbrigativa per liberarsi del ‘problema’. Invece non dovrebbe essere così.

Allo stesso modo, gli animali vengono uccisi anche per ‘gioco’, da parte pure di giovanissimi, per semplice gusto di vedere un altro essere soffrire, e per follia. Ne è un esempio il povero Camillo, avvelenato in provincia di Rovigo pochi giorni fa. Si trattava di un tenero quattrozampe molto amato dai bambini del posto, che non aveva mai fatto del male a nessuno. Ieri in Calabria invece un altro indifeso, innocente cane è stato trovato barbaramente ammazzato. E del suo corpo ne è stato fatto scempio.

A.P.

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