“Ha cucinato un cane”: 27enne rischia una dura condanna

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By Gabriele

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Dominic O’Connor

Un uomo di 27 anni dalla contea di Down è stato condannato per aver ucciso e cucinato un cane, prima di darlo in pasto a un altro animale domestico. Dominic O’Connor ha strangolato il collie di quattro anni, Jess, quindi lo ha cucinato, guarnendolo con della cipolla e altre spezie. O’Connor, che soffre di un disturbo di personalità, è stato dichiarato colpevole di causare sofferenze inutili a un cane, che aveva acquistato su Facebook. Sarà condannato il prossimo mese.

Il tribunale di Downpatrick Crown ha confermato che O’Connor, precedentemente noto come William Moscari, ha acquistato il cane sui social network. Durante gli interrogatori di polizia, ha spiegato come aveva tentato di strangolare l’animale con un guinzaglio, ma di averne usato poi uno più piccolo. Quindi ha sezionato il povero collie, lo ha cucinato un po’ e poi lo ha fatto mangiare a un altro cane.

“L’ho cotto e l’ho dato in pasto all’altro cane con alcune cipolle, un dado, sale e pepe”, ha confessato Dominic O’Connor. I resti del cane sono stati poi gettati nel porto di Portavogie. Lo sconcertante episodio fu scoperto quando O’Connor, di Roden Street a Kircubbin, disse agli operatori sanitari ospedalieri cosa aveva fatto. La polizia ha poi visitato la sua casa, dove trovarono i peli bruciati e un liquido sospetto sulla graticola. Un amico di O’Connor ha detto alla giuria che aveva visto il collie un giorno prima, ma notò che mancava il giorno successivo. Inoltre pare che in bagno ci fosse uno strano odore. Ha detto che aveva successivamente confessato di aver strangolato il cane, per poi occultarlo nel box doccia.

L’orribile pratica di mangiare carne di cane

Purtroppo, quanto avviene nel corso del Festival di Yulin, ci ricorda come quella di cucinare carne di cane sia una triste e diffusa pratica. Molto sconcerto aveva suscitato la scoperta di una pagina Facebook intitolata “Cuccioli in pentola”, attiva dal 2014, nella quale vengono pubblicate ricette culinarie di carne di cane e gatto. La Lav ne aveva chiesto la chiusura, ma la donna che gestiva la pagina si era difesa: “Riporto solo la tradizione culinaria dei Paesi del mondo e delle zone italiane in cui il loppide ed il miagolo si mangiavano all’epoca dei nostri antenati, come Vicenza e la Toscana”.

GM

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