Cultura della violenza, corrida: quella crudeltà sugli animali chiamata “tradizione”

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By lotta75

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Toro prima di una corrida

Gli orrori della corrida. Quello che non viene mai raccontato

Un tradizione popolare, finanziata dal Governo e dalle Istituzioni europee, per perpetrare una pratica che viene considerata “patrimonio culturale” di un paese.

In realtà, si tratta di uno spettacolo d’intrattenimento crudele nel quale viene insegnata la messa a morte di un animale.

Negli ultimi anni, i riflettori si sono accesi sul tema della Corrida, grazie a numerose campagne animaliste di sensibilizzazione mirate a vietare questo spettacolo degli orrori.

Recentemente, l’Unione europea ha anche ridotto i finanziamenti a queste manifestazioni che contrasto e violano le normative e le leggi europee in materia di tutela e benessere degli animali.

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Alcune province spagnole sono riuscite a vietare la Corrida grazie al supporto del Pacma, il partito animalista spagnolo.

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Quello che tutti non sanno è che solo in Spagna vi sono ben 3mila feste nelle quali vengono torturati, fatti soffrire e uccisi gli animali. Dalla corsa dei Tori di San Firmino, alle Corride, passando per la tradizione d’incendiare le corna dei tori o la corsa dei tori in acqua.

Corrida: una lotta impari

Spettacoli crudeli che si trasformano in un bagno di sangue e nei quali gli animali non hanno via di scampo. Combattimenti che non sono alla pari. Gli animali sono condannati a morte a priori, senza potersi difendere.

Un’apoteosi della crudeltà con la quale si afferma la supremazia del genere umano in tutta la sua follia.

Un post recente, pubblicato sui social racconta l’ingiustizia di cui sono vittime i tori. Gli animali vengono selezionati e preparati prima del loro ingresso in arena.

Quello che non viene raccontato però è come ai tori siano applicate delle procedure per renderli più vulnerabili.

“Prima di una corrida al toro vengono riempite le orecchie di giornali bagnati; gli viene strofinata della vaselina negli occhi per sfocare la sua vista; gli viene infilato del cotone nelle narici per rendergli difficile la respirazione e gli viene piantato un ago in mezzo ai genitali. Inoltre gli viene strofinata sulle gambe una sostanza corrosiva in modo da fargli perdere l’equilibrio. Tutto ciò gli impedisce anche di sdraiarsi a terra”.

Il toro è già perdente in partenza. Tuttavia, per assicurarsi la propria vittoria, l’uomo utilizza anche altre pratiche per limitare la forza di questi animali.

“Per disorientarlo viene tenuto prima di affrontare l’arena in uno spazio stretto e scuro per un paio di giorni. Quando viene liberato corre disperatamente verso la luce come se uscisse da un lungo tunnel”.

Crudeltà animali

Questi animali sono stati allevati in libertà, prelevati brutalmente dallo stato brado per essere sottoposti alle peggiori pene. Traditi per ben due volte.

Quello che dovrebbe essere una lotta, è in realtà uno spettacolo con un solo vincitore per cui viene curato il minimo particolare e dettaglio per garantire la vittoria al termine di una carneficina.

L’animale viene illuso. Quando, dopo diversi giorni, “pensa che alla fine sia finita la sua sofferenza e che verrà liberato – invece, corre nell’arena per affrontare i suoi assassini e una schiamazzante folla di sadici trogloditi”.

Una sofferenza prolungata durante la quale l’animale viene sottoposto a condizioni di stress indescrivibili.

“Non auguro questo tipo di morte neanche al mio peggior nemico!”. E’ quanto scrive l’utente che ha svelato i retroscena della corrida.

Corrida: cultura della violenza

Tutti applaudono l’ingresso del toro e la vittoria del torero. La crudeltà di questo spettacolo invita la massa in una catarsi di sangue.

Scene violenti che incintano la violenza e portano la massa in un delirio di omnipotenza. Una massa incontrollata che applaude il sangue o che corre dietro ai tori nelle corse sull’asfalto dove gli animali scivolano, si disorientano e rischiano di cadere e di fratturarsi.

Scene che dovrebbero essere vietate perché insegnano che la tortura, la sofferenza e la violenza sono consentite.

Questo porta ad una massa di persone esaltate dall’adrenalina che si fomentano a vicenda e non sono più consapevoli delle proprie azioni brutali che violano la dignità della vita.

A conferma di quanto sia sbagliato il messaggio della corrida, le immagini documentate a Serra, in provincia di Valencia durante una delle tante feste tradizionali.

“È successo ieri nella città di Serra, a Valencia. Una giovane mucca viene colpita in testa e presaa calci mentre è intrappolata tra le sbarre”. Scrive il partito animalista spagnolo, pubblicando un video sconcertante.

Di fronte a questa cultura degli orrori, decade qualsiasi morale, senso etico o civile per lasciare spazio agli istinti più barbari e degenerati della specie umana, in un inno alla violenza.

Post denuncia crdueltà nella Corrida

Video denuncia maltrattamenti del Partito animalista spagnolo

Manifestazione promossa dal partito animalista spagnolo

C.D.

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