Diritti animali, in Slovacchia diventeranno creature viventi per la legge

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By Antonio Papa

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In Slovacchia grossa svolta in materia di diritti animali: non saranno più ritenuti ‘cose’

In tema di diritti animali, la Slovacchia si prepara a considerare quest’ultimi degli esseri senzienti e consapevoli e non più delle cose, come avviene invece in Italia ed in altri paesi

Grossa svolta in Slovacchia. A partire dal prossimo mese di settembre, ogni animale sarà ritenuto dalla legge locale come una creatura vivente e non come una cosa. Questo è il principale cambiamento apportato dall’emendamento alla legge sull’assistenza veterinaria approvato da 95 membri del parlamento il 26 maggio scorso. “Questo è un passo storico verso il miglioramento dello status degli animali nel nostro Paese”, ha affermato il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale Gabriela Matečná. “Adottando questo provvedimento, la Slovacchia si è classificata tra i paesi civili in termini di protezione degli animali”. La nuova definizione degli stessi nel codice civile indica che gli animali godranno di uno status e di un valore speciali in qualità di creature viventi in grado di percepire il mondo con i propri sensi.

L’emendamento introduce anche misure contro gli allevatori illegali di cani, insieme alla registrazione obbligatoria dei quattrozampe ed alle misure contro l’abuso degli animali. Gli ispettori veterinari avranno più poteri in questo campo. Saranno in grado di entrare all’interno di una proprietà senza la presenza della polizia se vi è il sospetto di abusi. E saranno anche autorizzati a portare via gli animali dai loro proprietari in tal caso. L’emendamento riguarda anche l’allevamento illegale di cani, come detto. Si tratta di una piaga attraverso la quale la vendita illecita di esemplari non registrati – e molto spesso senza alcuna certificazione sanitaria – viene alimentata. A discapito invece delle adozioni regolari.

Diritti animali, grosso passo in avanti contro le illegalità

Ma ora ogni eventuale cambio di proprietà andrà segnalato, così come ogni cucciolo dovrà essere registrato prima delle 12 settimane di vita. Tutti questi provvedimenti riusciranno, secondo chi legifera, a scovare ogni persona dedita ad attività illecite. “E canili e strutture animaliste ne beneficeranno”. I cani nati prima del 31 agosto 2018 dovranno essere registrati al massimo entro il 31 ottobre 2019. Tempi più ristretti invece per quelli nati dopo tale data. La procedura di microchipping avrà un costo fino a € 10. La legge cambia anche l’atteggiamento nei confronti degli animali da circo. “Sicuramente non vogliamo discriminare i circhi. Ma vogliamo solo proteggere gli animali dal pericolo di maltrattamenti”, ha detto la Matečná. “Gli operatori del circo dovranno registrarsi presso l’ispettorato veterinario ed alimentare dello Stato, che rilascerà, rinvierà e annullerà le decisioni sui permessi per i circhi stessi”.

A.P.

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