Era legato ad un albero con una catena e una profonda ferita al collo

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By lotta75

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Paesi che vai usanza che trovi. Eppure ci sono poche cose che accomunano un po’ tutti i paesi e purtroppo non sono sempre le migliori. Tra queste, la crudeltà contro gli animali pare essere una costante e un elemento ricorrente in tutte le culture.

Lo scorso 27 settembre a Oaxaca de Juárez, in Messico, due associazioni animaliste locali, la Huellitas e la IAP Causa, hanno effettuato un blitz assieme alle forze dell’ordine per salvare un povero cane, un molosso, legato ad un albero con una grossa catena che gli aveva provocato una profonda ferita al collo. I due volontari Mauro Silva e Daniel Ochoa, sono intervenuti dopo una segnalazione che circolava sui social media con la fotografia del cane, chiamato Titan, in condizioni pietose.

Dopo aver accertato i fatti, è stata avviata l’operazione per il sequestro del cane e soprattutto i volontari hanno dovuto escogitare un sistema per poter liberare quel povero animale da quella grossa catena che gli aveva corroso il tessuto del collo. I due volontari hanno anestetizzato il cane per recidere la catena con una sega elettrica.

Sul caso sono stati diffusi diversi video, tra cui quello dell’intervento di rimozione della catena condiviso su facebook, raccogliendo 2,2 milioni di visualizzazioni, con il quale le associazioni hanno lanciato un messaggio, ricordando che il Messico è al terzo posto nella classifica a livello mondiale per il maltrattamento degli animali e al primo posto per il randagismo: “C’ è poca sensibilità ed empatia verso gli altri esseri viventi. Ma loro hanno sentimenti, soffrono e provano dolore. Esiste ancora una classe di persone indifferente alla sofferenza animale. La crudeltà contro gli animali deve finire!”, scrivono i volontari, invitando tutti quanti a condividere il video e a denunciare maltrattamenti.

Altri video, documentano che il cane una volta risvegliatosi dall’anestesia ha mostrato aggressività, per tanto lo staff è stato costretto ad isolarlo all’interno di una gabbia per poterlo trattare. I volontari auspicano che Titan ritrovi la fiducia nell’uomo e che un giorno possa scoprire l’amore di una famiglia.

Ecco l’album fotografico dell’intervento clicca qui

VIDEO INTERVENTO

TITAN AGGRESIVO IN GABBIA PER ESSERE CURATO

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